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Politica | 25 ottobre 2023, 18:53

Imperia Rinasce, “no” al diktat del Comune sullo sgombero delle aree demaniali

La minoranza contesta l’avvio del procedimento visto che altri paesi attendono le linee guida anche da parte della Regione

Imperia Rinasce, “no” al diktat del Comune sullo sgombero delle aree demaniali

Il Comune lo scorso 17 ottobre ha convocato i titolari di concessioni demaniali marittime produttive e ha notificato loro l’avvio del procedimento amministrativo di sgombero delle aree.  Un provvedimento che il gruppo di minoranza Imperia Rinasce non ha condiviso. 

L’Amministrazione imperiese è pioniera in questo campo, infatti non risulta a livello nazionale che siano stati intrapresi provvedimenti analoghi. La normativa è infatti controversa e le amministrazioni locali prima di adottare provvedimenti così impattanti per aziende e famiglie stanno attendendo linee guida da enti sovraordinati, come la Regione – affermano i consiglieri del gruppo civico di opposizione - . Il sindaco Claudio Scajola in pura autonomia decisionale ha invece convocato gli operatori, chiedendo a ognuno di presentare progetti per nuovi investimenti, ma escludendo di fatto un gruppo di concessionari a lui non graditi: Cemento Centro Sud, Consorzio Operatori Porto di Imperia, Compagnia Portuali Maresca e Imperia Portuale Ludovico Maresca”. 

Imperia Rinasce entra nel dettaglio della questione: “In particolare, mentre alcuni soggetti sono stati rassicurati sul proprio futuro, è apparso chiaro che non è intenzione dell’amministrazione rinnovare le concessioni relative ai silos di cemento sul porto di Oneglia: 'Non danno redditività alla comunità imperiese, trovino un’altra collocazione”, ha dichiarato il sindaco'.

Secondo Imperia Rinascele modalità adottate dal sindaco, che per altro non ha mai portato a conoscenza il consiglio comunale,  nulla hanno a che vedere con trasparenza ed equità, ma anzi sono applicazione di un potere amministrativo che non gli appartiene. L’avvio del procedimento desta non poca preoccupazione nelle categorie interessate, basti pensare che l’indotto nel suo complessivo fornisce posti di lavoro per circa 300-330 persone tra diretti e indiretti”. 

Imperia Rinasce ritiene che “sia indispensabile creare un tavolo tecnico fra gli assessorati competenti della Regione Liguria (pesca, demanio marittimo ed altri), al fine di trovare, con tutti i soggetti interessati, delle linee guida che rispettino la normativa nazionale e allo stesso tempo rassicurino l’equità di trattamento almeno da Ventimiglia a Sarzana”.

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