In ricordo dei partigiani e dei caduti durante la Resistenza in Valle Argentina. Organizzata dall'ANPI di Arma-Taggia e Valle Argentina, si è svolta domenica a Loreto a Triora la commemorazione dei partigiani e dei caduti durante la resistenza in Valle Argentina, teatro di eccidi nazifascisti e di epiche battaglie contro i nazifascisti, in ricordo anche delle vittime civili a Molini di Triora e ad Andagna.
La manifestazione, organizzata dal direttivo della Sezione ANPI di Arma-Taggia e Valle Argentina, è stata accompagnata dalle note delle chitarre del Prof. Colombo Panizzi e di Ancilla Bianchi, e ha visto la partecipazione di un pubblico solidale, numeroso e partecipe.
Tra gli esponenti politici presenti, il vice sindaco di Triora Giacomo Oliva, il sindaco di Taggia Mario Conio, l’assessore al Turismo, Sport e Orchestra Sinfonica del Comune di Sanremo Giuseppe Faraldi, il sindaco del Comune di Montalto Carpasio Mariano Bianchi e il consigliere regionale Enrico Ioculano. Dopo la messa, celebrata da don Nuccio Garibaldi, e la deposizione delle corone sul monumento ai caduti, la cerimonia si è conclusa con gli interventi del presidente della Sezione ANPI di Arma Taggia e Valle Argentina Massimo Corradi, del vice sindaco di Triora Giacomo Oliva e della Prof.ssa Carla Nattero, oratrice ufficiale.
Tutti, nel corso dei rispettivi interventi, hanno posto l’accento sulla necessità di salvare il “ricordo” e la “memoria”, onde evitare che la Storia possa essere riscritta in chiave revisionistica e non più antifascista. Gli interventi hanno ricordato tutti i caduti della Resistenza, soffermandosi sul ricordo di grandi figure di comandanti partigiani che hanno operato in Valle Argentina, come Vittò ed Erven. Infine, sia la Prof.ssa Carla Nattero che l’Avv. Massimo Corradi hanno sottolineato l’importanza dell’art. 11 della Costituzione, che ripudia la guerra, e preso posizione in modo rigoroso contro la Guerra come mezzo di soluzione dei conflitti del mondo e contro chiunque scelga la guerra o l’invio di armi anziché la via delle trattative preordinate al raggiungimento della pace per evitare il protrarsi dei conflitti in corso. Nel corso della commemorazione è stata anche ricordata la figura del il grande scrittore e partigiano Italo Calvino, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.
“Occorre ribadire – ammoniscono i rappresentanti dell’ANPI – a tutti e, in particolare, a chi è privo di cultura storica, che i partigiani sono morti per consentire a chiunque di poter esprimere liberamente la propria opinione e anche per evitare che nel mondo vi fossero altre guerre (causate sempre da ragioni economiche e da interessi di parte). L’auspicio è che possa prevalere la pace, per porre fine a conflitti in corso”.
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