Un nuovo invaso contro la siccità a Bajardo. Anche se nella scorsa estate la situazione idrica del piccolo ma vivace centro montano è stata migliore di quella dell’estate 2022, esiste già il progetto di una nuova vasca di accumulo. Fino a ferragosto, infatti, nessuno degli abitanti ha dovuto soffrire la sete ma i problemi sono arrivati dopo. “Abbiamo a disposizione 5 vasche – spiega il sindaco Remo Moraglia – ma quella più in alto serve la zona che, nei mesi estivi, è la più popolata dai turisti ed è stata quella che è andata in crisi”.
Rubinetti a secco, quindi, proprio dove ce ne era la necessità anche per l’immagine turistica e sociale che il paese della Valle Armea avrebbe voluto offrire ai suoi ospiti. “Sono stato costretto a chiedere il rifornimento con le autobotti – prosegue il sindaco– E, siccome con le nuove normative l’intervento è dovuto alla Protezione Civile, il bilancio comunale è stato gravato di una spesa imprevista di 7 mila euro”.
Al momento la situazione dell’acquedotto si è normalizzata ma è opportuno prevenire i problemi. “A nessuno dei residenti è mai mancata l’acqua – tiene a precisare Moraglia – ma abbiamo già dato l’incarico per il progetto di un nuovo invaso: non appena sarà disponibile un bando regionale, accederemo alla possibilità e chiederemo i fondi necessari per la sua realizzazione. È la soluzione che vogliamo adottare per non avere una spada di Damocle la prossima estate, vogliamo essere preparati”.
In prospettiva è forse il lavoro più importante e impellente ma non è l’unico. “La Regione Liguria ci ha finanziato la ristrutturazione di un vicolo del centro storico del paese – racconta ancora il primo cittadino– Si tratta di via San Salvatore, un 'caruggio' da sempre molto frequentato perché collega il centro con via XX Settembre”.
"Un patrimonio da salvare come tutte le radici. Mantenendo la pavimentazione originale – conclude – la parte centrale del vicolo è piastrellata con la pietra di Verezzo mentre ai lati ci sono i ciottoli tradizionali: così era da secoli e rimarrà uguale ancora speso per decenni”.