Attualità - 18 ottobre 2023, 17:30

Delegazione di Badalucco in visita nei luoghi della tragedia del Vajont, "A novembre ospiteremo il sindaco di Longarone"

“È stata una visita proficua e sono state giornate impegnative anche sotto un profilo emotivo”.

“È stata una visita proficua e sono state giornate impegnative anche sotto un profilo emotivo”.

Sono queste le parole del sindaco di Badalucco, Matteo Orengo che ha guidato la delegazione in visita a Longarone nel 60° anniversario della tragedia del Vajont. Le due realtà separate da oltre 600 km condividono qualcosa: la diga. Quello che fu il disastro del 9 ottobre 1963, provocando 1917 morti e di questi 1458 soltanto a Longarone, ebbe come conseguenza lo stop alla costruzione del grande invaso a Glori, Molini di Triora, sopra Badalucco. 

Il primo cittadino badalucchese era accompagnato dal vicesindaco Daniele Prevosto, dal segretario dell’associazione Cugini dei Sentieri Enrico Carassale e da Stefano Striglioni, in qualità di rappresentante della protezione civile del paese, nonché nipote del sindaco Filippo Boeri. Alla memoria di quest’ultimo, a distanza di 60 anni dalla protesta di massa contro la diga, verrà intitolata la zona di Premartin.  

La delegazione badalucchese ha fatto visita al cimitero monumentale legato alla tragedia del Vajont, al museo e alla diga. “È stata l’occasione per incontrare il sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. Abbiamo spiegato come l’immane tragedia vissuta da questo territorio, abbia avuto una eco fortissima anche nella nostra vallata, come forse non potevano neanche immaginare” - spiega il sindaco Matteo Orengo. 

“Inoltre siamo riusciti ad incontrare Mauro Corona che ci ha gentilmente autografato un libro e ha ascoltato un po’ della nostra storia. Con il sindaco Padrin abbiamo trovato un terreno comune e c’è la volontà di mettere a frutto questo legame tra le nostre comunità. Il prossimo momento di incontro sarà l’11 e 12 novembre in occasione della manifestazione che stiamo organizzando con i Cugini dei Sentieri. L’associazione sta definendo gli ultimi aspetti dell’evento nato per ricordare ciò che è stata per Badalucco la battaglia di San Martino e la diga. Il primo cittadino di Longarone ha confermato che verrà a trovarci in quei giorni oltre ad aver dimostrato attenzione e sensibilità verso la nostra comunità. Confidiamo che possa esserci anche Corona, l’invito c’è e per il momento non abbiamo ancora ricevuto un no come risposta. Siamo fiduciosi” - conclude Orengo.

La cerimonia di novembre si interseca con l’attualità. A 60 anni di distanza dalle proteste e dallo stop alla diga, la comunità badalucchese si trova a dover fare nuovamente i conti con l’opera da quando a marzo di quest’anno è stato reso noto il finanziamento di uno studio di fattibilità per una diga da oltre 50 metri sul torrente Argentina. Prospettiva su cui la popolazione e l’amministrazione comunale hanno ribadito la propria contrarietà. Aspetti che come è facile immaginarsi faranno capolino anche tra poche settimane nell’ambito della cerimonia ufficiale a Badalucco. 

Stefano Michero