A maggio era scattata l’ordinanza di divieto dell’utilizzo per scopi non alimentari ed igienici e poi era stata anche razionata. Stiamo parlando dell’acqua e di Ceriana, piccolo centro della Valle Armea alle spalle di Sanremo che, invece, da luglio ha tirato un bel sospiro di sollievo, visto che i lavori chiesti ad una serie di ditte, hanno consentito di trovare due pozzi dai quali pompare l’acqua, nei pressi del campo sportivo e in località Mora.
Un impegno economico non indifferente per l'economia del piccolo comune, ma che ha consentito finalmente di dormire sonni tranquilli e di poter disporre del prezioso liquido, in particolare nelle zone più a monte del paese, le più penalizzate a fine primavera ed inizio estate. Sono stati infatti spesi circa 57mila euro, grazie alla somma urgenza, per i lavori di ricerca dell’acqua ma, successivamente, sono stati anche installati gli impianti di pompaggio oltre ai circa 100 euro al giorno che, ancora oggi vengono spesi per i generatori di corrente, in attesa dell’allaccio alla rete.
Una spesa importante ma obbligatoria, visto che i pozzi e la ricerca dell’acqua non sono finanziabili con il Pnrr. I lavori di ricerca dell’acqua sono stati svolti, nel mese di luglio, dalla Geopratica di Villanova d’Albenga (45mila euro), sotto l’egida dell’Ing. Alessio De Melas (3.045 euro) ed il Geologo Roberto Maccio (4.567 euro).
Ora, grazie al prezioso intervento fatto svolgere dall’Amministrazione, a Ceriana tutti i rubinetti garantiscono l’acqua. In alcune zone, dove arriva quella delle nuove fonti, non è ancora potabile visto che servono ancora riscontri dalle analisi che si stanno svolgendo, ma è un primo passo avanti.