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Eventi | 16 ottobre 2023, 21:00

La mostra “L’altra metà: la donna nell’arte” svela le opere delle artiste femminili in un viaggio dal ‘600 ad oggi (FOTO E VIDEO)

L’esposizione a Busca in Casa Francotto celebra quattro secoli di creazioni femminili e ridefinisce il ruolo delle donne nell'arte, dall'antica scuola di Artemisia Gentileschi alle installazioni contemporanee di Marina Abramovic

La mostra “L’altra metà: la donna nell’arte” svela le opere delle artiste femminili in un viaggio dal ‘600 ad oggi (FOTO E VIDEO)

La figura femminile, dal punto di vista artistico, è stata, soprattutto in passato, considerata come musa ispiratrice o modella da ritrarre in opere che sono divenute immortali perché dipinte da grandi artisti; basti pensare alla Gioconda di Leonardo da Vinci, la Fornarina di Raffaello, Simonetta Vespucci musa di Botticelli, solo per citarne alcune.

È però importante notare che il mondo artistico è stato storicamente dominato dagli uomini, con forti controversie culturali, spesso trascurando la significativa presenza femminile che, silenziosamente, ha coesistito con l'ampio panorama artistico e culturale affidato, per tradizione, agli artisti maschili.

La mostra “L’altra metà: la donna nell’arte” in casa Francotto a Busca vuole quasi ‘riscattare’ queste artiste che hanno realizzato le loro opere partendo dal Seicento, con la ‘scuola’ di Artemisia Gentileschi fino ad oggi con le moderne installazioni di Marina Abramovic.

“Sono esposte 100 opere  – spiega il sindaco di Busca Marco Gallo – in un percorso magistralmente curato da Cinzia Tesio e Rino Tacchella che ha anche curato la direzione artistica assieme a Dario Lorenzati e l’allestimento di Maurizio Colombo che prosegue nella nostra città, nella sede espositiva di Casa Francotto, un cammino, iniziato nel 2021 con la personale di Filippo De Pisis e continuato con ‘Da Kandinsky ai contemporanei’ e ‘Joan Miró Genius loci’, per inserirsi a pieno titolo nelle agende degli eventi artistici più importanti”.

L’allestimento, realizzato con il coordinamento artistico di Luca Gosso, segue un percorso a partire dall’arte femminile di oltre quattro secoli fa, fino a quella contemporanea, attraverso opere originali e pannelli illustrativi  ‘raccontando’ alcune artiste donne che grazie alle loro innate attitudini sono riuscite ad emergere in un panorama prettamente maschile.

Nelle sale di Casa Francotto si possono ammirare le opere della scuola di Artemisia Gentileschi, Lavinia Fontana, Orsola Maddalena Caccia, Evangelina Alciati, Lalla Romano, Alexandra Exter, Benedetta Cappa Marinetti, Daphne Maughan Casorati, Rosa Ravera Aira, Leonor Fini, Carol Rama, Raphael Mafai, Dina Bellotti, Giosetta Fioroni, Marina Lai, Carla Accardi, Dadamaino, Marina Apollonio, Nanda Vigo, Titina Maselli, Sophie Calle, Marina Abramovic, Gina Pane, Frida Kahlo.

Ad accogliere il visitatore, all'ingresso di Casa Francotto, c'è il grande quadro della scuola di Artemisia Gentileschi, un olio su tela di quasi due metri di larghezza per un metro e mezzo di altezza che rappresenta “Giuditta e Oloferne” (l’originale della Gentileschi è esposto nella Galleria degli Uffizi di Firenze).

L’opera esposta a Busca attribuita agli allievi di bottega dell’artista seicentesca, grande interprete della scuola caravaggesca, è riconoscibile per la violenza espressiva tipica delle opere del Caravaggio in cui Artemisia Gentileschi, con la sua arte, contribuì a diffonderne la tecnica del chiaroscuro e del realismo.

Siamo abituate a vedere le donne come oggetto dipinte da mano maschile. – racconta la curatrice Cinzia Tesio -  In questo allestimento abbiamo voluto stravolgere questa idea e fare in modo che le donne diventino protagoniste.

Sono loro che diventano il soggetto e attraverso la loro sensibilità ci raccontano quattro secoli di storia dell’arte. Donne che da Artemisia Gentileschi a Lavinia Fontana hanno operato nel ‘600, sono state un punto fermo della donna nell’arte.

Da quel momento in poi – spiega Tesio - passando attraverso mondi, stili e caratteri diversi, la donna pian piano, soprattutto nella seconda metà dell’800 diventa protagonista.

Noi abbiamo ricercato proprio quel protagonismo femminile, quel suo essere presente nel vivere la pittura figurativa, le avanguardie storiche, tutta l’arte astratta, fino all’espressione più nuova della fotografia e dell’arte performativa che trasforma, comunica e sa coinvolgere lo spettatore. Questo è appunto il valore intrinseco dell’arte”.

L’esposizione si conclude nel giardino di Casa Francotto con un’installazione in granito della scultrice di origine cheraschesi Rosalda Gilardi Bernocco la cui mostra “L’arte di abitare” è stata inaugurata ieri, sabato 14 ottobre, nelle sale di Palazzo Salmatoris a Cherasco, visitabile fino al 7 gennaio.

Ancora una volta Busca si è gemellata artisticamente con Cherasco che, come già per il progetto dedicato a Mirò, lo scorso anno, porta avanti il sodalizio artistico nella collaborazione per realizzare eventi artistici di qualità elevata.

Il catalogo della mostra è stato redatto con i testi critici dei curatori e di Eduardo Di Mauro, Dario Lorenzati, Anna Lavagna.

Tutte le opere sono accompagnate da due codici QR che illustrano per una breve bibliografia dell’autrice sia in modo descrittivo, sia con un audio per la massima fruizione da parte di tutti i visitatori.

Il tema dell’accessibilità è infatti stato tenuto in grande considerazione dal Comune di Busca che ha aderito nei mesi scorsi all’Agenda della disabilità.

All’ingresso di casa Francotto è visibile una presentazione sperimentale del percorso nella Lingua dei Segni.

La mostra “L’altra metà: la donna nell’arte” è visitabile nella sede espositiva di casa Francotto a Busca in piazza Regina Margherita.

Aperta fino al 28 gennaio 2024 con i seguenti orari:

Venerdì: dalle 15,30 alle 18,30

Sabato: dalle 10 alle 12 dalle ore 15,30 alle ore 18,30

Domenica: dalle 10 alle 12 / dalle 14,30 alle 18,30

La mostra è anche visitabile su prenotazione al numero 371-5420603.

Per info: www.casafrancotto.it

Anna Maria Parola

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