L'avvocato Bruno Santini, ex consigliere provinciale e comunale a Imperia, storico esponente del Movimento Sociale Italiano prima e, poi di Alleanza Nazionale, aveva l scorsa settimana, dopo aver visto le puntate del "Caffè Forte", con ospiti il consigliere comunale Alessandro Casano e il capogruppo di 'Imperia senza padroni' Luciano Zarbano aveva lanciato una sua tipica provocazione sui social: "Ho rivisto il risultato elettorale delle recenti amministrative e mi sono chiesto come si sia distribuito 'il tesoretto' elettorale accumulato da Fratelli d'Italia alle elezioni politiche dello scorso anno e cioè 4.322 voti.... L'analisi è interessante.....".
E puntuale, molto richiesta, è arrivata la sua analisi. "Anche a Imperia -scrive Santini - ha votato per la Meloni un'ampia e significativa componente di centro, sia laica, sia cattolica. L'identità, l'elettorato di centrodestra, in città ce l'ha ed è profonda in quell'elettorato dal quale provengo ed al quale sono legato affettivamente".
"FdI ha avuto solo una crisi di crescita e, probabilmente, dirigenti più attenti ad altre cose. Ricordino però tutti. Gli elettori di destra non perdonano. Il consenso, come è venuto, può dissolversi".
"L'analisi -prosegue Bruno Santini - non può prescindere dall'esame dell'elettorato della Meloni, anche ad Imperia. Devo dire, intento, che il mio legame con il movimento di FdI è costituito proprio dal collante affettivo che mi lega al suo elettorato. Mi è sempre piaciuto l'elettorato di destra, formato, per lo più, pur con tutti i difetti umani e con varie sfumature, da persone toste, con valori e principi incrollabili, che non tradiscono e non perdonano i traditori. Per i quali una parola data vale più di un contratto notarile.
"FdI, ad Imperia come nel resto d'Italia, è riuscito a coalizzare non solo l'ambiente tradizionale della destra, ma ha attratto anche l'attenzione ed il consenso di ampi ambienti di Centro che con la destra condividono molti valori. La significativa intuizione della Meloni è la rivalutazione della tradizione, dell'identità nazionale, della consapevolezza di essere eredi di una grande civiltà, che rivive in un'Europa con origini greco-romane, civiltà arricchita da contributi di tanti popoli. Quindi, definire l'elettorato di FdI di destra, anche se mi piace, non è corretto", conclude Bruno Santini.