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| 12 ottobre 2023, 10:07

Bellacicco, Za, Toti e i "maneggi" romani anti cpr

"Chi ci rimetterà sarà il Golfo Dianese e soprattutto Diano Marina"

Bellacicco, Za, Toti e i "maneggi" romani anti cpr

Riceviamo e pubblichiamo dal capogruppo della lista civica "Diano Marina" Marcello Bellacicco:

"Speravamo di sbagliarci, ma temevano di aver ragione, pensando che il Presidente della Regione Giovanni Toti non avrebbe minimamente considerato la nostra richiesta di un incontro, per farci spiegare le valutazioni che ha fatto, per garantire al Governo la disponibilità della Liguria ad accogliere un CPR – Centro Permanenza e Rimpatrio.

Così è stato, non abbiamo ricevuto alcuna risposta alla PEC che il giorno 8 ottobre, quali Gruppi di Minoranza di Diano Marina, abbiamo inviato sia al Presidente che al Protocollo delle Regione Liguria. Riteniamo assolutamente impossibile che Toti non sia stato informato di questa nostra comunicazione, peraltro accompagnata da un comunicato stampa, per cui il suo atteggiamento costituisce un atto di grave ed arrogante mancanza di rispetto verso dei Consiglieri Comunali e, soprattutto, verso tutti i loro elettori.

D'altra parte, avevamo immaginato che il Presidente avrebbe rifuggito le sue responsabilità di aver dato la disponibilità per un CPR, che mal si concilia con una Regione che fa del turismo una delle sue principali risorse economiche. Guarda caso, lo stesso ragionamento che hanno espresso i Sette Sindaci del Golfo nella Conferenza stampa di martedì, in cui hanno sommessamente dichiarato di aver scritto al Ministro degli Interni per rappresentare la loro contrarietà e supplicato i parlamentari liguri, Berrino e Rixi di 'maneggiare a Roma', per evitare l'uso della ex Caserma “Camandone”.

In un clima da farsa napoletana, hanno invocato il pietoso intervento di elementi terzi del territorio dianese, guardandosi bene dal citare il nome del Presidente Toti, il principale responsabile di questo grave potenziale problema per il nostro Golfo, unitamente alla maggioranza che lo sostiene. La farsa l'ha poi proseguita ieri Za Garibaldi, pubblicando un post che lo ritrae a colloquio nientemeno che con la Ministra Santaché (peraltro esperta di TFR e non di CPR) ad una fiera del turismo a Rimini, alla quale afferma di aver chiesto di 'maneggiare' anche lei a favore del Golfo dianese.

Noi invece pensiamo che, invece di andare sino a Rimini, il Sindaco di Diano avrebbe fatto meglio a fermarsi a Genova a parlare con il capo del suo partito Toti, per chiedergli spiegazioni e per convincerlo a tornare in se e sui suoi passi. Ma questo Za Garibaldi non può e non vuole farlo, perché sottomesso alle misere logiche politiche, le stesse che fanno tacere anche l'Assessore regionale Marco Scajola, che al Golfo era venuto a chiedere i voti e, magari, tornerà a farlo per le prossime elezioni.

E se 'i maneggi romani', ammesso e non concesso che saranno fatti, non avranno successo, chi ci rimetterà sarà il Golfo Dianese e soprattutto Diano Marina. Ma le logiche politiche del Sindaco saranno salve".

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