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Politica | 11 ottobre 2023, 12:19

Ventimiglia progressista punta il dito contro il sindaco Di Muro: “Così la città non diventerà mai grande”

“Altri danni all'immagine della città e dei cittadini sono derivati dalla superficiale gestione del brand “Ventimiglia porta d’Italia”, dalla questione tesseramenti per “procura” dell'assessore Calcopietro e dall’astrusa nota difensiva confezionatale dal Sindaco in persona”

Maria Spinosi (Ventimiglia Progressista)

Maria Spinosi (Ventimiglia Progressista)

La complessità crescente di Ventimiglia necessitava di un cambio di rotta, di una politica nuova e più alta che restituisse la dignità e il giusto ruolo alla città. Dopo più di cento giorni dall'insediamento dell'amministrazione Di Muro, lo slogan "Torna grande Ventimiglia" sbandierato in campagna elettorale si traduce in mera demagogia e in pressapochezza tecnica, giuridica finanche morale di chi è stato eletto”.
Con queste parole Ventimiglia Progressista interviene per analizzare il lavoro dell'amministrazione Di Muro.

L'esempio più eclatante è quello del “voglio il Cpr a Ventimiglia” richiesto da Di Muro già a partire dall’agosto 2021 con un’interrogazione alla Camera dei Deputati (https://parlamento18.openpolis.it/atto/documento/id/229395) e solo di recente, dopo che il Ministro Piantedosi si è detto contrario, cambiato dallo stesso Di Muro in “avete capito male, io voglio un Cpr per Ventimiglia”, nel senso di "datemene almeno uno, il più vicino possibile a Ventimiglia" - aggiungono  da Ventimiglia Progressista - peccato che anche davanti a questa nuova richiesta di Di Muro, tutti i Sindaci, da Vallecrosia ai 7 del Golfo Dianese, ad Albenga si siano affrettati a ricordargli che è la scelta più devastante per il territorio e che si opporranno in ogni modo, dimostrando ben più accortezza e lungimiranza di lui e molto poca solidarietà”.

Altri danni all'immagine della città e dei cittadini sono derivati dalla superficiale gestione del brand “Ventimiglia porta d’Italia”, dalla questione tesseramenti per “procura” dell'assessore Calcopietro e dall’astrusa nota difensiva confezionatale dal Sindaco in persona, dai vergognosi epiteti sui migranti del Consigliere Parodi, dalla vicenda dell'incompatibilità del consigliere Ventrella e, ieri, dall'incandidabilità dell'assessore Raco. E scusate se è poco - prosegue la nota di Ventimiglia Progressista - la risposta dell’amministrazione è sempre evasiva, manca di autocritica e di assunzione di responsabilità. È la vecchia politica, più propensa a consolidare il proprio potere che a studiare seriamente i problemi. Il garantismo "a targhe alterne", il permettere un linguaggio offensivo e un fare sommario denotano un’incapacità a comprendere che la questione non è tanto e solo giuridica o personale, ma anche etica e istituzionale.  Se la politica non riconosce che il proprio valore e decoro non possono essere mortificati perde di autorevolezza e viene meno ad una sua funzione essenziale che è quella di dare l'esempio e di educare al bene comune. Sono lontani i tempi delle promesse elettorali”.

C.S.

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