Politica - 09 ottobre 2023, 15:44

Un ponte essenziale per il Nord Ovest: la statale 28 al centro di un incontro a Garessio

A Garessio lunedì prossimo alla presenza, tra gli altri, del Presidente della Provincia, Claudio Scajola

Che la situazione critica della viabilità della provincia di Cuneo sia ormai una storia infinita è risaputo, ma gli ultimi gravi disagi fatti registrare sulla Statale 28 dall’ordinanza del sindaco di Pornassio, Vittorio Adolfo, che sulla tratta di pertinenza comunale vieta il transito ai mezzi pesanti, ha acceso l’ennesimo dibattito su una delle ultime arterie che ancora tengono collegata la provincia 'Granda' alle regioni limitrofe.

Troppo traffico, diminuzione della sicurezza, smog eccessivo sono alla base di questa decisione che, partendo da motivazioni giuste e legittime, va di fatto a compromettere l’attività di trasporto di tante aziende cuneesi, spesso costrette ad optare per la statale 28 come alternativa all’autostrada A6 inframmezzata da continui restringimenti di carreggiata a causa di lavori che sembrano interminabili.

Confartigianato Imprese Cuneo, dopo il convegno organizzato a Ceva nel 2022 per sollecitare a Regione Piemonte e Regione Liguria l’inserimento del traforo Armo-Cantarana quale “opera prioritaria” a livello istituzionale, ritorna ora a dibattere sulla problematica Statale 28 con un nuovo incontro, dal titolo “SS 28 un ponte per il Nord Ovest”, che si svolgerà a Garessio lunedì prossimo alle 18, nella sala consiliare del Comune.

È prevista la partecipazione dei massimi rappresentanti degli enti locali piemontesi e liguri. Si confronteranno, insieme al presidente di Confartigianato Cuneo Luca Crosetto, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, i presidenti della provincia di Cuneo Luca Robaldo, della provincia di Imperia Claudio Scajola, il sindaco di Garessio Ferruccio Fazio.

"La provincia di Cuneo – sottolinea il presidente Crosetto – non può tollerare oltre questa situazione. Con un’eroica capacità di sopportazione, gli imprenditori cuneesi hanno finora dovuto subire le sempre più gravi difficoltà infrastrutturali, dovute principalmente alla mancanza di una concreta programmazione territoriale della viabilità. Ora non si può più attendere. Occorre che istituzioni ed associazioni imprenditoriali uniscano i loro intenti nel “pretendere” dalla politica maggiore attenzione e rapidità decisionale verso una problematica ormai trasversale a più generazioni. Con questo nuovo appuntamento ci auguriamo di sollevare per l’ultima volta la questione e intraprendere nel più breve tempo possibile un percorso concreto volto a ripristinare i legittimi collegamenti stradali di cui il nostro territorio da troppi decenni è orfano".

Redazione