Politica - 05 ottobre 2023, 21:11

Ventimiglia, la minoranza chiede il ritiro delle deleghe dell'assessore Calcopietro: mozione respinta in consiglio comunale (Foto)

Manterrà il suo ruolo all'interno della Giunta dopo i casi delle tessere pagate e della fotografia di Recco diffusa con il logo della città di confine

L’assessore di Ventimiglia Serena Calcopietro non perderà le sue deleghe. Durante la seduta del consiglio comunale odierna è stata confermata dalla maggioranza la fiducia al giovane assessore.

E' stata, infatti, respinta la mozione che i consiglieri di opposizione hanno presentato contro l’assessore nella quale hanno chiesto l’immediato ritiro di tutte le deleghe affidate dal sindaco all'assessore Calcopietro in seguito ad alcuni messaggi audio, inviati dal fidanzato dell’assessore, Gianluca Ascheri, nei quali proponeva a più persone di tesserarsi al partito di Fratelli d’Italia, sembrerebbe per favorire la candidatura della Calcopietro alle prossime elezioni regionali, sottolineando, come appare nella trascrizione, che “del costo del tesseramento ci carichiamo noi della spesa".

“L’assessore non ha mai detto se era a conoscenza dell’iniziativa del fidanzato. Nell’audio il fidanzato parla al plurale facendo forse riferimento a lei oppure alla sua famiglia nella quale vi è anche il consigliere comunale della maggioranza di Fratelli d’Italia” – hanno evidenziato i consiglieri di minoranza - “Forse aveva la finalità di aumentare il ‘loro’ peso politico del partito per poi favorire l'assessore alla candidatura alle prossime elezioni regionali nella lista di Fratelli d’Italia. La vicenda di pagamento di tessere da parte del partito in cambio di un voto ad una determinata persona tradisce una modalità di concepire l'attività politica poco trasparente, un certo malcostume che porta a pensare che i soldi, per pagare le tessere, possano sostituire valori, ideali e programmi amministrativi. L'interesse manifestato da parte dell'assessore Calcopietro ad entrare nel consiglio regionale dopo appena quattro mesi di incarico in Comune tradisce la scarsa considerazione che la medesima ha dell'incarico che sta svolgendo e ha poco rispetto verso i cittadini della città della quale è amministratrice. Se poi si pensa a quanto accaduto alla presentazione del piano strategico dove al posto dell’immagine di Ventimiglia vi era un’altra città, tutto ciò indica la poca professionalità dell’assessore".

“Non c’è nulla di personale contro il giovane assessore” - ha detto il consigliere comunale di minoranza Vera Nesci - “Anche se è proprio la sua giovane età ci ha convinto a fare questa mozione. E’ emerso un modo di fare politica che noi pensavamo fosse superato, soprattutto nelle giovani generazioni. E' emerso una concezione personalistica della politica e un valore dato ai soldi che contrasta con quelli che sono gli ideali che noi politici dovemmo conseguire. Una rappresentazione che si allontana da quelli che sono i programmi. E’ dispiaciuto il fatto che non sono state date delle spiegazioni e se l’assessore ne era a conoscenza o no. L’assessore ha mostrato un interesse per una sorta di carriera politica che noi abbiamo preso come una mancanza di interesse nei confronti dell’incarico che sta svolgendo e nei confronti dei cittadini”.

“Esiste un partito che utilizza metodi particolari per raggiungere un dato numero di iscritti. Queste cose fanno allontanare i cittadini dalla politica. Non va bene che si cerchi in questo modo di fare politica” - ha aggiunto il consigliere comunale di minoranza Alessandro Leuzzi - “L'assessore viene eletta a maggio e adesso tenta la scalata nel fare il consigliere regionale mentre ha un incarico importantissimo in una città costiera come la nostra. Si è dimenticata di Ventimiglia sbagliando la foto. Possiamo perdonare la fotografia, il problema è la superficialità. Quando si hanno questi ruoli bisogna portarli avanti con attenzione. Dobbiamo rappresentare gli altri impegnandosi e facendo bene. E’ molto importante che questa mozione si voti“.

“Sono demotivata e demoralizzata da questa situazione“ - ha sottolineato il consigliere comunale di minoranza Cristina D’Andrea - “Ci siamo messi in gioco, sappiamo benissimo di essere sotto l’attenzione di tutti e, perciò, mi aspetto da questa Amministrazione un po’ più di attenzione e trasparenza verso le reali problematiche di questa città, come i migranti, il commercio, l'igiene urbana e la sanità. Non facciamo credere che le donne siano così ingenue e che ogni volta gli uomini dirigano le cose“.

“L'assessore non è all'altezza del ruolo che le è stato affidato“ - ha dichiarato il consigliere comunale di minoranza Tiziana Panetta - “Abbiamo parlato di superficialità. Pur essendo giovane e di prima esperienza come assessore non ci si può accostare con superficialità. Mi aspettavo delle semplici scuse. Non dobbiamo sottovalutare questi fatti perché abbiamo un ruolo importante che ci è stato affidato dai cittadini. Dobbiamo dare peso al ruolo istituzionale, noi siamo un esempio per i nostri cittadini. Il nostro ruolo è incentivare i giovani per la città, non per la poltrona. Il rispetto delle regole è la prima base che deve porre tutti noi nel proseguire questo percorso. Mi piacerebbe sentire l'assessore, il consigliere Ascheri o qualcuno della maggioranza sul principio base. La superficialità che abbiamo visto finora nell'Amministrazione non si può giustificare, bastava riconoscere la propria responsabilità”.

“Non mi fa piacere quello che è successo. Vorrei solo parlare di problemi politici in futuro“ - ha rimarcato il consigliere comunale di minoranza Gabriele Sismondini - “E’ un modo di fare politica che non mi appartiene e non va bene. Mi auguro che si potrà iniziare, nel più breve tempo possibile, a parlare di programmi e di quello che vogliamo fare“.

"Non ho nulla di personale contro l'assessore Calcopietro. Quando qualcuno di noi agisce in un certo modo, che non corrisponde all'incarico che i cittadini ci hanno dato, è chiaro che bisogna prendere una posizione. Quando qualcuno agisce con una certa leggerezza dovrebbero essere anche i consiglieri di maggioranza a dire 'fai un po' di attenzione'. E' molto particolare" - ha aggiunto il consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino - "Non è una cosa lieve sentire qualcuno che dice 'paghiamo noi le tessere e poi se l'anno prossimo non volete più pagare la tessera non c'entra niente'. Il nostro compito è quello di controllare. E' una situazione che si poteva evitare. Sono qui per dare un giudizio politico. L'assessore non è un ostacolo ai miei progetti".

L’assessore Serena Calcopietro ha risposto: “In merito all'immagine di un paesaggio con il logo di Ventimiglia comparsa online e in rete, preciso che si tratta di una foto estratta da una delle tavole preparatorie allo studio del nuovo city brand e che erroneamente è stata resa pubblica a margine della conferenza stampa. E' stata utilizzata semplicemente come immagine di prova, prima ella realizzazione di due ampi servizi fotografici e della creazione di un archivio fotografico oggi a disposizione del Comune. La sua divulgazione è dunque unicamente responsabilità della società a cui è stata affidata la realizzazione del piano strategico del turismo e conseguentemente del brand, a seguito di regolare gara d'appalto condotta nella primavera del 2022 con una procedura aperta ad evidenza pubblica dall'allora amministrazione Scullino. Lo staff del sindaco, a seguito della visione della bozza di comunicato trasmesso da Dede per la verifica dei contenuti, ha prontamente segnalato la presenza di un'immagine che non ritraeva Ventimiglia all'ufficio turismo e alla sottoscritta, provvedendo tempestivamente alla rimozione e al successivo invio alla stampa. Nel frattempo, siamo venuti a conoscenza del fatto che il comunicato era stato inviato con l'immagine 'incriminata' dalla stessa ditta ancor prima dell'invio da parte dell'ufficio dello staff che nel frattempo stava eseguendo le opportune verifiche e correzioni. E' di tutta evidenza che la responsabilità di quanto accaduto non è imputabile alla sottoscritta, ma, se c'è la necessità di trovare un colpevole, me ne assumo la responsabilità in qualità di assessore“.

“Spetta solo al sindaco decidere a chi attribuire o revocare le deleghe, in quanto atto discrezionale e di alta amministrazione, ed è a lui, in virtù della stima e della fiducia reciproca, prima ancora della sinergia politica che ci lega, che rimetto la decisione sulla mia permanenza in questa Amministrazione" - ha continuato l’assessore Serena Calcopietro - "Lo faccio con la consapevolezza di aver lavorato con serietà e non essere mai venuta meno alle responsabilità legate all'incarico che ricopro. Lo ringrazio per l’impegno con cui fin dai primi passi del mio mandato amministrativo ha seguito la mia attività. Sin dall'inizio mi sono confrontata correttamente con gli uffici comunali e con gli altri assessori approfondendo tutti gli aspetti necessari alla valutazione delle scelte da compiere. Quando da neofita, ho deciso di intraprendere questo percorso, l'ho fatto con l'ingenuità di chi ignora quali siano le dinamiche che oggi regolano la politica nei rapporti con gli avversari e con i propri alleati di maggioranza e i colleghi di partito. Mi amareggia constatare come una vicenda fondamentalmente confinata ai rapporti interni ad una parte politica sia stata strumentalizzata per intraprendere una campagna denigratoria e atta a sminuire quanto finora realizzato nella mia attività amministrativa. Attività portata avanti convintamente e a costo di sacrificare parte della mia vita privata e lavorativa ma tuttavia risarcita dai risultati raggiunti e dal consenso che i cittadini e le associazioni mi hanno fin qui riconosciuto. Ci tengo a rimarcare che non permetto a nessuno di dubitare o insinuare il dubbio che in campagna elettorale siano stati commessi atti che possano avere rilevanza penale così come neanche tanto velatamente  sottolineato. Da principiante della politica, giovane e donna, mi duole pensare di essere di ostacolo alle ambizioni di personaggi forse considerati maggiormente rappresentativi ma come ho sempre fatto nella mia vita, sia in politica sia in ambito lavorativo, preferisco salire poco ma farcela da me".

Il consigliere comunale di maggioranza Simone Bertolucci ha detto: “Ritengo che si debba fare una valutazione in tre parti. La querelle può essere nata da un’ingenuità senza dolo. Siccome conosco personalmente tutte le persone citate nella mozione credo che non ci siano 'fini oscuri'. La questione politica è all’interno di un partito che sicuramente ha le sue metodologie e questioni e anche quando si dice che fa specie che l’assessore può già vedere piani alti e ha detto ‘magari’, lo direi anche io. Se il partito dovesse scegliere l'assessore Calcopietro per rappresentare il partito in regione, sarebbe comunque una scelta di partito. Non ci stiamo accorgendo di quanto di buono e positivo l’assessore ha già fatto per questa amministrazione. Voterò contro questa mozione“.

"Nei giorni scorsi da alcuni esponenti politici è stato strumentalizzato un mio presunto 'no comment', uscito sui giornali in merito a questa vicenda ritengo, perciò, doveroso un mio intervento. Eravamo garantisti ieri, siamo garantisti oggi, lo saremo anche domani. Nessuno potrà mai insinuare una presunzione di colpevolezza, che non esiste all'interno del nostro ordinamento giuridico e che forse qualcuno confonde con presunzione di innocenza. Noi di Forza Italia riteniamo che queste siano questioni interne ad un partito ma non il nostro. Per tali ragioni non entreremo mai a gamba tesa nelle questioni altrui elevandoci, di fatto, a pubblici ministeri. Non appartiene al nostro modo di essere e fare politica entrare nel merito delle vicende che non ci appartengono. A noi interessa l'attività amministrativa" - ha dichiarato il consigliere comunale di maggioranza Gabriele Amarella - "L'assessore Calcopietro ha dimostrato in più occasioni serietà e attenzione alle deleghe che le sono state conferite. Esprimo la massima fiducia nella persona dell'assessore Calcopietro da parte di tutto il gruppo di Forza Italia e la esorto, inoltre, a continuare, come ha fatto fino ad oggi, l'attività amministrativa, dove ci ha regalato splendide iniziative che ci rendono particolarmente orgogliosi".

"Sono qua a giudicare solo il lavoro fatto dall'assessore nell'interesse della città, che finora è stato ottimo. L'operato dell'assessore è sotto gli occhi di tutti. Quello che è successo all'interno del partito sono affari loro, non mi riguarda. Voterò contrariamente e invito il sindaco a non togliere le deleghe all'assessore che ha pienamente la mia fiducia"  - ha affermato il consigliere comunale di maggioranza Roberto Parodi - "Se ogni volta parliamo di questioni che non c'entrano con la città non parleremo mai delle problematiche di Ventimiglia ma non è colpa della maggioranza".

"Si è già discusso troppo in merito a quanto accaduto in questi giorni, colgo l'occasione per riaffermare la più completa fiducia nell'assessore Serena Calcopietro, fiducia che le abbiamo conferito quattro mesi fa e che a oggi riconfermiamo visti gli ottimi risultati ottenuti in questi primi mesi del suo assessorato" - ha aggiunto il consigliere comunale di maggioranza Enzo Di Marco - "Concludo ipotizzando che forse qualcuno, in tutti i modi, stia cercando di screditarla e screditare il suo operato".

"Mettere nello stesso calderone tutto significa cercare degli appigli, in tutti i modi, perché probabilmente questa amministrazione sta lavorando bene" - ha affermato il consigliere comunale di maggioranza Matteo Ambesi - "Il rispetto delle istituzioni significa anche riconoscere l'impegno del governo per il nostro comune. Ribadisco, perciò, la mia fiducia all'assessore Calcopietro per l'impegno, la dedizione, la spontaneità e la capacità di prendersi la responsabilità degli errori. Esprimo il mio voto contrario a questa mozione".

"I giovani, purtroppo, a volte peccano un po' di ingenuità" - ha sottolineato il consigliere comunale di maggioranza Rosa Papalia - "In questa sede mi va di valutare l'assessore per il suo operato. La sua giovane età sta dimostrando che sta portando avanti un buon lavoro. Io le do la mia piena fiducia. Penso che dovremmo cercare di 'dare a Cesare quello che è di Cesare' e non giudicare sempre e per forza ma quando c'è da premiare, premiamo".

"Siamo garantisti e, pertanto, non possiamo fare altro che dire Serena stai serena e continua ad operare come hai fatto fino ad ora con passione e impegno" - ha espresso Franco Ventrella - "Il voto di Forza Italia sarà contrario alla mozione".

"Mi sono arrivati messaggi da parte di cittadini in cui mi chiedono perché non parliamo delle problematiche della città. Non sono io a formare l'ordine del giorno e i tempi, sono le proposte delle minoranza che decidono che queste sono le priorità e noi non neghiamo la discussione e l'aspetto democratico dell'assise" - ha commentato il sindaco Flavio Di Muro - "Anticipo la mia fiducia all'assessore Calcopietro che ha lavorato bene in tutte le sue deleghe. Seppur alla sua prima esperienza amministrativa, ha dimostrato capacità, dinamismo, disponibilità e apprezzamento da parte dei cittadini e delle associazioni. Mi rimetto alla decisione del consiglio comunale ma ribadisco la mia piena fiducia all'assessore Calcopietro. Questa mozione ha due tipi di contenuti: uno sulle procedure amministrative relative alla foto di Recco e uno sull'etica relativa a una situazione politica. Il mio atteggiamento sarà sempre a difesa degli uffici, dirigenti, funzionari e società incaricare nel rispetto di chi lavora perché chi lavora può sempre sbagliare. Sulla parte etica mi sorprendo di alcune firme a questa mozione. Mi sembra surreale che questo possa comportare il suo decadimento dalle cariche pubbliche. E' un atteggiamento di mera opposizione. Sul caso del tesseramento questa non è la sede opportuna per giudicare le modalità di tesseramento di un partito né se ci sono dei provvedimenti disciplinari. L'audio non è stato posto da lei ma da altri. Io non reputo eticamente giusto che le eventuali colpe di altri, magari neanche parenti, debbano ricadere sulle altre persone. L'assessore non è stata raggiunta da avvisi di garanzia, da condanne e non ha ricevuto nessun procedimento di condanna o chiamata dalle forze dell'ordine per riferire sul caso. Ribadisco, perciò, la mia fiducia all'assessore e invito tutti a rasserenare il clima su questa vicenda".