Una famiglia bloccata al confine tra Francia e Italia aspetta sul marciapiede mentre la loro bimba riposa sdraiata sulla valigia. È una delle tante scene toccanti che vedono come protagonisti i migranti, principalmente uomini ma anche famiglie e minori non accompagnati, che non riescono a passare la frontiera a causa dei controlli intensificati e dei respingimenti da parte dei francesi, sia a Ponte San Ludovico che a Ponte San Luigi. Controllate anche le entrate in Italia. Alla frontiera ‘bassa’, questa mattina, era presente un presidio della guardia di finanza, insieme alla squadra cinofila.
Le persone che arrivano giornalmente a Ventimiglia cercano disperatamente di passare il confine in treno, a piedi, lungo pericolosi crinali tra l’Italia e la Francia, o con i passeur ma a causa di gendarmi, pattuglie e droni, sentinelle che controllano anche il valico, spesso vengono fermati o respinti e così non possono far altro che accamparsi lungo le vie della città di confine o chiedere ospitalità alla Caritas che li accoglie e aiuta.
Vestiti, scarpe, materassi, pentole, sedie e sporcizia si accumulano così lungo il letto del fiume Roia e le vie della città di confine. La frustrazione che provano per non poter passare il confine spesso sfocia in minacce, risse e furti. Per questo motivo cittadini e commercianti lamentano degrado, sporcizia e poca sicurezza in diverse zone della città, soprattutto alle Gianchette, località fortemente frequentata dai migranti.
In seguito, all’incontro istituzionale del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del sottosegretario di Stato Nicola Molteni a Ventimiglia, questa mattina, si è tenuta una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia durante la quale si è stabilito l’impiego fisso di personale delle forze dell’ordine a presidio della zona più frequentata dai migranti, le Gianchette e via Tenda, anche durante le ore notturne.