Negli ultimi giorni, anche a seguito del nostro articolo, si sono moltiplicate le segnalazioni di acqua gialla (in alcuni casi anche arancione) e maleodorante dai rubinetti. Una situazione che sembra particolarmente diffusa nelle frazioni e nell’entroterra, ma non mancano episodi anche nelle zone più centrali.
Ieri, come previsto, a Palazzo Bellevue si è svolto l’incontro tra Comune e Rivieracqua, un vertice chiesto con urgenza dall’amministrazione per fare luce sugli episodi che stanno comprensibilmente allarmando i residenti. La risposta cruciale è una ed è stata ripetuta a gran voce: l’acqua, nonostante la colorazione, è potabile. Arpal, Asl e Rivieracqua svolgono costantemente i controlli previsti per legge e gli esiti sono sempre stati in regola con le norme vigenti. In caso contrario sarebbe scattata immediatamente l’ordinanza del sindaco. Nonostante ciò l’amministrazione, rappresentata durante l’incontro dal sindaco Alberto Biancheri e dall’assessore all’Ambiente Sara Tonegutti, ha chiesto di incrementare i controlli per avere ulteriori garanzie.
Sull’origine del problema l’ipotesi sembra essere collegata alla siccità ormai prolungata. L’acqua viene pompata dalla diga di Tenarda che, come noto, è sotto livello da ormai diversi mesi. Di conseguenza l’acqua arriva dal fondo e, talvolta, può essere poco limpida. Il che, però, non significa che non sia potabile. Stando a quanto riferito da Rivieracqua al Comune, pare che con l’autunno e le sue piogge la situazione sia destinata a migliorare e, con lei, la qualità dell’acqua in arrivo nelle case. Intanto, per precauzione, il Comune, oltre ai maggiori controlli, ha chiesto alla società di incrementare le manovre di rete per pescare maggiormente dal Roja riducendo, così, il pescaggio dalla diga di Tenarda.