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Politica | 02 ottobre 2023, 22:53

Consiglio comunale aperto sulla Ciclabile a Diano Marina, le domande dei cittadini

Il nodo è il passaggio sull'ex sedime ferroviario, le risposte del sindaco

Consiglio comunale aperto sulla Ciclabile a Diano Marina, le domande dei cittadini

La prima a intervenire è stata l'ex sindaca di San Bartolomeo al Mare Rosanna Brun.  "In quanto cittadina di San Bartolomeo -ha detto la Brun -  intervengo anche per sopperire al silenzio atavico dell’amministrazione che ci rappresenta. Io credo che i comuni limitrofi e l’intero percorso della ciclopedonale ne siano gravemente danneggiati, soprattutto i comuni di levante, i 150 metri in cui la ciclabile esce dal sedime crea.  Faccio un appello al sindaco: ritorna per intero sul sedime dell’ex ferrovia, criterio adottato da Ospedaletti ad Andora, perché a Diano no?

"Mi spiace che le nostre idee divergano, ma ho spiegato la storia di tutta la ciclovia tirrenica fino a oggi, sono 150 metri abbiamo fatto quelle opere nel momento in cui la ciclovia non esisteva ancora nelle idee di nessuno.

Non è che l’amministrazione si sia presentata agli elettori senza quelle opere, due anni fa, ci siamo presentati con borgo Paradiso approvati cosi come le opere di rigenerazione urbana. C’è stato il covid, il Pnrr altrimenti avremmo continuato quelle opere. Io sinceramente che quei 150 precludano lo sviluppo turistico del territorio, non credo, sarà una possibilità per avvicinarsi al centro commerciale di Diano Marina", ha replicato il sindaco Za Garibaldi

"Il sindaco -è intervenuto l'ex presidente del parlamentino dianese Marco Perasso -  ha accennato a una rotatoria in zona Ponte Rosso, che andrà a essere progettata in un secondo tempo. Non mi è dato capire dove intenda far pensare il traffico pesante

"Per la rotonda -la risposta di Za -  siamo in una fase di richiesta di superamento dei vincoli che deve essere condivisa dai tecnici. Anas si è dimostrata sensibile a voler creare questa rotonda, bisogna superare un insieme di vincoli tra cui quelli del piano di bacino. Non è semplice ci stanno lavorando. Il traffico pesante passerà dove sta passando adesso".

Infine Mariano Mij di Rifondazione comunista: "Le criticità emerse sono le intersezioni con le strade, il passaggio lontano dal mare. Abbiamo la viabilità pesante che passa sull’Aurelia che non facilita gli esercizi commerciali, abbiamo perso un’occasione per ribaltare il progetto. Prendendo spunto dalla cittadina di Spotorno, dove la ciclabile non correrà sul sedime ferroviario ma sul lungo mare, Spotorno ha analogie con Diano Marina, si poteva fare una zona di viabilità. Perché non ci siamo ispirati all’esperienza di Spotorno?

"Il piano di fattibilità tecnico economico regionale aveva quell’idea, di far passare la ciclabile sul sedime ferroviario. È una competenza regionale, che poi è diventata nazionale, il Comune davanti alla Regione e il governo nazionale non può fare altro. Probabilmente nel 2018, in quegli anni, si doveva già interloquire con Anas, si dovevano pensare delle varianti, da trattare su tavoli regionali", ha replicato il primo cittadino dianese.  


Sara Balestra- Diego David

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