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Politica | 29 settembre 2023, 10:34

Rigassificatore di Vado Ligure. Rifondazione e Unione Popolare scrivono al Consigliere Chiara Cerri

"Le chiediamo una prova di orgoglio in Consiglio Regionale, non a titolo personale, come abbiamo visto saper fare, ma a titolo della comunità che Lei rappresenta”

Rigassificatore di Vado Ligure. Rifondazione e Unione Popolare scrivono al Consigliere Chiara Cerri

Il circolo sanremese ‘Valeria Faraldi’ di Rifondazione Comunista e Unione Popolare hanno scritto una lettera ‘aperta’ al Consigliere regionale Chiara Cerri, in relazione al suo voto favorevole nei confronti del progetto del rigassificatore nel savonese.

“Non intendiamo scendere in tecnicismi – dicono i partiti di estrema sinistra ponentini - che immaginiamo lei non abbia valutato non essendo materia Sua, sulla pericolosità di tale opera, sullo sbancamento di terreno sottomarino e in superfice, di ben 600 espropri, dell’inutilità dell’opera stessa atta a produrre 5 miliardi di metri cubi di gas di cui non abbiamo bisogno perché già ora lo stiamo esportando, sul fatto che i residenti di Vado e Quiliano abbiano già pagato in termini di morti per cancro causato da inquinamento di una centrale a carbone, ma soprattutto sul fatto che tutto il suo impegno verso la green generation, si quella dei suoi figli per intenderci, si è già fermata votando ancora per la scelta del ‘fossile’. Ma vorremmo sottolineare un aspetto ulteriore che forse ci coinvolge ancor di più, noi del ponente fino a tutta la Costa Azzurra”.

“Le chiediamo – proseguono - se abbia provato anche Lei, in gita su una barca con la sua famiglia, a visitare il santuario dei cetacei, provare e far provare emozioni alla vista degli essi. Ci domandiamo quanto si senta fiera ed orgogliosa quando programmi televisivi nazionali propongono immagini del nostro mare, reso ancor più famoso dalla presenza di tale fauna. Ecco, forse, cosa che ignora è  il fatto che  la famigerata Golar Tundra ed i suoi 292 metri, ormeggiata a 2 km dalla costa, provoca un inquinamento acustico sottomarino, che per l’orecchio umano non udibile, ma nel caso dei cetacei devastante. Ciò comporterebbe il forte rischio dell’allontanamento definitivo dei cetacei stessi, l’impoverimento del nostro mare ed anche di un’economia basato su di esso. Inutile ricordarle, perché certamente si sarà informata,  i pareri contrari da parte di autorità competenti, non certo di ecologisti estremi, quando la Golar Tundra doveva essere posizionata a 2 km dalla costa in Toscana”.

“Ora il Governatore Toti, per alcuni ‘l’amico Giovanni’, si lo stesso Governatore che intende mettere colate di cemento per invasi su un territorio fragile come la Valle Argentina,  immaginiamo dietro casa Sua, lo stesso che ha smania di impermeabilizzare 160.000 metri quadri di terreno in una zona fino al 1998 considerata dal Piano di Bacino zona a rischio esondazione, ma resa sicura dopo la presentazione di un Ospedale unico, lo stesso Governatore che ha fretta di portare a progetto grandi opere sapendo che il suo mandato scade a breve e forse un paradiso romano lo attende, non considerando che i danni che sta realizzando rimarranno a noi, si anche a Lei, anche alle prossime generazioni, a partire da quelle più vicine i nostri ed i suoi figli”.

“Siccome ha già contribuito a trasmettere l’immagine di selvaggina sofferente – terminano Rifondazione e UP - perchè trafitta da una freccia, permettendo, votandola, passasse l’autorizzazione della caccia con arco, le chiediamo una prova di orgoglio in Consiglio Regionale, non a titolo personale, come abbiamo visto saper fare, ma a titolo della comunità che Lei rappresenta”.

Redazione

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