Economia - 29 settembre 2023, 07:00

Lavoro: nuovi ruoli e lavori del futuro nel settore HR

I cambiamenti sempre più rapidi e pervasivi che interessano il mercato del lavoro contribuiscono alla scomparsa di alcuni ruoli tradizionali e alla nascita di nuovi lavori, un tempo difficili da immaginare.

I cambiamenti sempre più rapidi e pervasivi che interessano il mercato del lavoro contribuiscono alla scomparsa di alcuni ruoli tradizionali e alla nascita di nuovi lavori, un tempo difficili da immaginare. Nel settore HR, questi hanno spesso a che fare con la gestione del lavoro in remoto e con le nuove sfide legate alla digitalizzazione, ma non solo. Scopriamo, allora, alcune professioni emergenti che troveremo negli anni a venire nel reparto della gestione del personale.

Le sfide della diffusione del remoto

La diffusione dello smart working, utilizzato per necessità durante la pandemia e poi diventato una modalità di lavoro ambita da molti dipendenti, richiede una serie di cambiamenti rilevanti nel reparto della gestione delle risorse umane.

Head of Remote

Ciò comporterà, soprattutto nelle realtà aziendali di dimensioni maggiori, l’introduzione di diverse figure che si occupino di ideare strategie per l’implementazione ottimale del lavoro in remoto, o di integrare pienamente i dipendenti che svolgono le proprie mansioni da casa nei processi del business. Il ruolo dell’Head of Remote sarà di coordinare queste diverse figure facendo sì che ogni fase, dall’introduzione di nuovo personale alle comunicazioni regolari, passando per meeting, mansioni quotidiane e processi di revisione, avvenga senza ostacoli. 

Consulenti esterni con approccio digitale

Le figure emergenti del settore HR includono consulenti esterni con un approccio fortemente basato sull’uso di strumenti digitali all’avanguardia, a cui le aziende si rivolgono per esternalizzare in parte o del tutto i processi di gestione del personale e di payroll. Invece di formare e aggiornare continuamente dipendenti interni, infatti, numerose imprese decidono di rivolgersi a consulenti del lavoro a Milano o in altre città per ridurre i costi, ottimizzare l’uso delle risorse, e permettere al personale interno di concentrarsi esclusivamente su operazioni di routine e di amministrazione necessarie per il funzionamento ottimale dell’azienda.

L’onnipresenza dei dati

Passare a un approccio decisionale basato su utilizzo e analisi dei dati ormai non è più una scelta opzionale per rimanere competitivi sul mercato attuale. Questo vale anche nel settore delle risorse umane. Le piattaforme di HR introdotte con la trasformazione digitale, oltre a snellire i processi e ridurre l’uso di documenti cartacei, forniscono grandi quantità di dati utili per prendere decisioni relative alla gestione dei dipendenti.

HR Data Expert

Per sfruttare appieno questa fonte di informazioni preziose, però, è necessaria una figura in grado di raccogliere i dati, organizzarli e analizzarli efficacemente, fornendo poi all’organizzazione rapporti accessibili e fruibili. Ciò comporta il grande vantaggio di offrire la possibilità di implementare misure per aumentare soddisfazione, motivazione e benessere del personale, incrementando la produttività e incoraggiando i dipendenti a rimanere impiegati dell’azienda.

Chief Happiness Manager

Detto anche Chief Wellness Manager, questo professionista ha, come è facile intuire, il compito di occuparsi della soddisfazione dei dipendenti e del loro benessere fisico e mentale. Un po’ come il ruolo di morale officer di Neelix nella serie TV Star Trek: Voyager, il Chief Happiness Manager ha il compito di prendere provvedimenti quando uno o più membri del personale hanno bisogno di supporto in più per ritrovare motivazione e serenità.

Ridurre il rischio di burnout

Inoltre, si occupa di elaborare misure preventive e su base continua per far diminuire l’insoddisfazione in azienda, offrendo per esempio ai dipendenti sessioni di terapia o strumenti per la gestione dello stress. Ciò contribuisce a ridurre il rischio di burnout, a mantenere alta la motivazione del personale, ad attirare talenti e a incrementare la produttività in azienda.

Queste sono soltanto alcune delle professioni che stanno emergendo nel settore delle risorse umane. I prossimi anni vedranno quasi certamente grossi cambiamenti nelle competenze richieste al personale HR, volte a migliorare l’inclusione e la diversità in azienda, ad aumentare il benessere dei dipendenti e a integrare al meglio le tecnologie digitali.