La passione per la fotografia di Saverio Chiappalone nasce all’età di tredici anni quando gli viene regalata la sua prima macchina fotografica. Saverio scatta le sue prime fotografie con una Fuji a Ventimiglia nei pressi dei giardini pubblici e sulla passeggiata a mare. Da lì la sua passione diventa sempre più grande, inizia a leggere molti libri e ad aiutare i fotografi della zona, in particolare Romano Pini e Foto Mariani che danno a Saverio i primi insegnamenti sulla fotografia e su questo lavoro. Il suo percorso formativo inizia come assistente di fotografia, dove sviluppa per altri fotografi con la camera oscura e impara tutti i segreti della luce, la carta da scegliere e tutto ciò che c’è da sapere sulla fotografia analogica.
Oggi Saverio è particolarmente legato alle sue fotografie delle onde che scatta soprattutto alle Calandre di Ventimiglia. Durante le mareggiate invernali le onde di Ventimiglia arrivano a più di tre metri di altezza e Saverio cerca di cogliere l’attimo per poi stampare le sue fotografie in bianco e nero.
La differenza rispetto a qualche anno fa è che oggi in digitale si possono fare molti più scatti e quindi è tutto molto più semplice. Il consiglio che Saverio Chiappalone si sente di dare a chi vuole intraprendere il suo stesso lavoro è quello di leggere molti libri, soprattutto d’arte e di documentarsi continuamente perché solo così con la fotografia si riescono ad esprimere i sentimenti che la persona ha dentro di sé.
Una delle recenti collaborazioni di Saverio è quella del volume “Mete d’Autore a Ventimiglia” con la Dottoressa Gandolfi, un volume con testi importanti e fotografie meravigliose che raccontano Ventimiglia dai Balzi Rossi fino agli scavi di Nervia. Un’altra collaborazione a cui il fotografo è particolarmente legato è quella con il Comune di Vallebona, un progetto di fotografie legate al territorio e scattate in analogico.
(Riprese e montaggio Matteo Giovannini)