Come guadagna un cantante nel 2023, in un mondo in cui non si vendono più dischi? Le canzoni online infatti sono una potenziale fonte di guadagno, ma molto più articolata e complessa da monetizzare rispetto a un oggetto fisico come il caro vecchio CD (Cesare Cremonini in un’intervista di qualche giorno fa ha sottolineato come lui sia stato l’ultimo di una vecchia generazione in grado di vendere “milioni” di dischi). E ora? È lo streaming a dettare legge, avendo ridotto non poco i ricavi però: ascoltare la musica online non sempre è sicuro - per questo in molti si affidano a strutture come VPN Italia per proteggere i propri dati - ma i numeri diventano vertiginosi quando si guarda al complessivo degli stream: “miliardi” di riproduzioni, che come si trasformano in soldi? Scopriamolo rapidamente insieme, guardando poi agli esempi delle canzoni italiane che meglio hanno reso su Spotify nei primi sei mesi del 2023.
Tutto parte da un dato: 30 secondi. È l’ascolto minimo che garantisce che il contatore degli ascolti continui a salire e, una volta raggiunto qualche centinaio di riproduzioni, si passa all’incasso del simbolico “euro” di guadagno (con una variabilità di ricompensa che cambia in base alla piattaforma). Fatto 100 il numero degli ascolti però, quella torta non finisce tutta nelle tasche dell’artista: la piattaforma che ha distribuito il contenuto infatti trattiene nelle sue tasche una quota che può variare solitamente tra il 30% e il 50%, riducendo alle volte della metà il guadagno. Non solo: quei soldi l’artista poi deve dividerli tra chi ha prodotto la canzone, i musicisti, la casa discografica che ha lavorato con lui e tutto il resto. Tutto chiaro? Fatta questa doverosa premessa, diamo un rapido sguardo a chi ha guadagnato di più con una singola canzone fino al 30 giugno del 2023.
La top-10 delle canzoni che hanno garantito più stream nei primi sei mesi del 2023
Fatte dunque tutte le premesse e analizzato nel dettaglio la divisione delle quote che le varie piattaforme streaming riescono a garantire ai vari cantanti, ci siamo divertiti a disegnare la classifica delle canzoni “più ricche” della prima metà del 2023 - con riferimento ai soli singoli italiani e ricordando sempre che, quelle cifre, poi vanno divise e frazionate ulteriormente per tutta la “catena” di persone che ha lavorato alla realizzazione della singola canzone. Ecco dunque la top-10 e i relativi “incassi” su Spotify:
- Cenere - Lazza - 104.564.142 - € 313.683,426
- Due Vite - Marco Mengoni - 72.417.075 - € 217.251,225
- Supereroi - Mr. Rain - 63.558.085 - € 190.674,255
- Tango - Tananai - 58.035.157 - € 174.105,471
- Gelosa - Finesse feat. Sfera Ebbasta, Guè e Shiva - 69.761.994 - € 209.285,982
- Il Bene nel Male - Madame - 45.123.880 - € 135.371,64
- Cookies N’ Cream - Guè feat. Anna, Sfera Ebbasta - 57.349.741 - € 172.049,223
- Origami all’alba - Matteo Paolillo - 44.665.876 - € 133.997,628
- X Caso - Geolier feat. Sfera Abbasta - 57.952.025 - € 173.856,075
- Guasto d’amore - Bresh - 44.364.188 - € 133.092,564
Se sul palco del Festival quindi il giovane cantante milanese si è dovuto arrendere contro Mengoni, Lazza è riuscito parzialmente a togliersi una bella soddisfazione vincendo quella che è la battaglia dello streaming - in un eterno testa a testa dettato da un contatore che non smette mai di aggiornarsi, almeno fino al prossimo Festival di Sanremo e alla prossima infornata di canzoni che porteranno alla ribalta nuovi protagonisti.