Politica - 26 settembre 2023, 14:43

Protezione civile a Vallecrosia, Perri chiede l’annullamento della convenzione tra Comune e Ponente Emergenza

Con un ordine del giorno presentato in consiglio comunale

“Chiedo di considerare l’annullamento della convenzione/protocollo d’intesa tra il Comune e la PA Ponente Emergenza Odv per il servizio antincendio boschivo e Protezione civile della città di Vallecrosia e la revoca di qualsiasi deroga, se rilasciata, di utilizzo di locali di proprietà comunale alla PA Ponente Emergenza” - ha chiesto il consigliere comunale di minoranza Fabio Perri durante la seduta del consiglio comunale di Vallecrosia andata in scena venerdì sera.

Solo la minoranza, però, alla fine ha votato favorevolmente l’ordine del giorno in merito alla delibera di Giunta comunale n 14 dell'8 febbraio 2023 presentato dal gruppo consiliare Perri Sindaco. "L’ordine del giorno da noi presentato riguarda la situazione della Protezione civile comunale che è passata o dovrebbe passare a squadra per mezzo dell'associazione Ponente Emergenza che non è iscritta e non ha i caratteri e i criteri per poter svolgere le mansioni di Protezione civile“ - ha spiegato il consigliere comunale di minoranza Fabio Perri - “Avevamo illustrato in maniera molto attenta, precisa e puntuale una serie di passaggi, documenti e incontri non fatti secondo i criteri e i canoni che non hanno rispettato quello che doveva essere il percorso per poter affidare la Protezione civile ad un altro organo. Invece, in maniera sforzosa si è fatta una scrittura dove si è data la Protezione civile in mano alla Ponente Emergenza chiamata quattro volte in maniera diversa. Non si capisce nei vari documenti qual è il soggetto giuridico dell’operazione. Il nome è stato modificato in Ponente Emergenza Odv, Vallecrosia Cinque Torri Protezione Civile, Protezione Civile Ponente Emergenza Odv e altri nomi. Inoltre, viene fatta una convenzione il Comune e la Ponente Emergenza che non può prendere in mano la Protezione civile con un affidamento di denaro di 50mila euro in cinque anni e gli viene concessa una sede. Un po’ di tempo fa abbiamo fatto una mozione dove chiedevamo di sospendere quel percorso visto che non era stato fatto in maniera corretta. Siamo andati a chiedere a che punto era questa questione e le chiavi dei locali ci risulta che le possiede il presidente di Ponente Emergenza e vorrei chiedere a quale titolo? Credo che al momento i 50mila euro non siano stati elargiti ma dentro alla convenzione c’è scritto che dal momento in cui diventa associazione la Protezione civile diventa autonoma finanziariamente. Vogliamo capire qual è la posizione oggi della Protezione civile”.

“L’ordine del giorno è una copia e incolla della mozione presentata tempo fa. Dalle osservazioni si vuole ignorare il concetto di libero arbitrio del volontario di far parte di un’associazione o organico comunale che non potrà mai dipendere dalla volontà politica“ - ha replicato l’assessore Antonino Fazzari - “Si evidenzia una palese incoerenza di orientamento, siamo sempre stati aditati da questa formazione politica. Nel 2001 la Giunta dell’epoca si esprimeva favorevole per una squadra antincendio di Protezione civile, A e B, ma fino al nostro insediamento nei funzionari addetti e neppure in tutta la politica che si è avvicendata in quasi 17 anni non ha mai formalizzato o legalizzato la posizione della nostra Protezione civile lasciandoli di fatto sospesi in un limbo amministrativo. Nel 2021 con il mio diretto interessamento e l’ausilio dell’allora comandante della polizia locale ne siamo venuti a capo dopo non poche difficoltà. Dopo aver reso dotto tutti i volontari raccolti in assemblea sulla differenza giuridica tra privato e comunale, nonostante la consapevolezza che avrebbero perso molto dalla loro autonomia e soprattutto l’accesso ai bandi dedicati per la maggiore per la Protezione civile e all’epoca non essendoci ancora i presupposti per diventare autonomi o avere una partnership che li convincesse, la loro decisione cadde per forza sulla forma giuridica di Protezione civile comunale. Solo allora venne notificato il primo atto costitutivo e lo statuto sulla base di delibera di Giunta, indispensabile per il riconoscimento ufficiale della squadra di Protezione Civile Cinque Torri. I nostri volontari hanno il diritto di trasformare la loro forma giuridica senza per forza doversi sciogliere, come erroneamente viene inteso dall’opposizione. Il 70 per cento dei componenti del direttivo fanno parte dell’attuale Protezione Civile comunale. La bozza di convenzione, il nuovo statuto e la fusione con l’associazione sono passaggi necessari per giustificare la volontà e la correttezza degli atti necessari alla trasformazione e cambio giuridico per il rilascio del decreto regionale che è stato emesso il 4 settembre. La bozza verrà rivisitata sulla base delle indicazioni del decreto regionale lasciando tutte quelle indicazioni di massima di scambio di servizi. Questa Giunta ritiene che la Protezione civile sia un’istituzione indispensabile di aggregazione, sostegno e soccorso pubblico e, perciò, l’assegnazione di una sede è un atto dovuto per far accrescere l’aggregazione di questa associazione. Non può essere considerato un privilegio a danno di altre associazioni. I mezzi e le attrezzature verranno assegnate a comodato d’uso“.

“La bozza è stata firmata come convenzione ufficiale” - ha risposto il consigliere comunale di minoranza Fabio Perri - “Nessuno ha lasciato nel limbo ragazzi che davano il loro supporto e la loro disponibilità. Con il consigliere Quesada siamo stati gli unici, dopo anni di assenteismo, a fornire alla Protezione civile una dignità e una presentazione degna di quello che rappresentavano partendo dalla maglietta e dalle radio“.