Vallecrosia è a favore della riapertura del punto nascite dell’ospedale Borea a Sanremo. Durante il consiglio comunale, andato in scena venerdì sera, è stato, infatti, votato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare X Vallecrosia-Quesada Sindaco con il quale chiedeva al sindaco e alla sua Amministrazione di farsi portavoce della questione con la Regione Liguria affinché si possa arrivare in tempi brevi a una soluzione condivisa.
“Chiedo al sindaco e all’Amministrazione di farsi portavoce e di attivarsi nei confronti della Giunta regionale affinché si definisca il termine ultimo per la riapertura del punto nascite dell’ospedale Boria a Sanremo” - ha detto il consigliere comunale di minoranza Cristian Quesada illustrando l’ordine del giorno del gruppo consiliare X Vallecrosia-Quesada Sindaco sulla riapertura del punto nascite dell’ospedale Borea a Sanremo durante la seduta del consiglio comunale cittadino - “Il punto nascite di Sanremo, che è chiuso da tre anni, prima per la pandemia e poi per l’attività di ristrutturazione, ha una posizione baricentrica ed è funzionale soprattutto per l'estremo Ponente ligure. Altri comuni hanno già approvato questo punto all’ordine del giorno. È importante che tutti i sindaci e tutte le amministrazioni del comprensorio dell’estremo ponente si facciano sentire perché sono state dette molte cose sul tema ma non è stato dato seguito, non si vede ancora la luce di quello che doveva essere il percorso di questo reparto. Credo, perciò, che sia fondamentale da parte di tutti farsi portavoce per cercare di arrivare a una risoluzione che sia condivisa. Chiediamo di impegnare l’amministrazione a farsi portavoce affinché si arrivi a dare seguito alle promesse fatte che, purtroppo, spesso vengono meno in particolare in ambito sanitario. Chiedo, perciò, di votare all’unanimità questo ordine del giorno perché credo sia importante dare un segnale forte su un tema fondamentale per il territorio”.
“E’ un tema molto importante per il nostro territorio” - ha aggiunto il consigliere comunale di minoranza Mirko Valenti - “Il nostro territorio è molto esteso e, perciò, è fondamentale avere questo punto nascite a Sanremo visto che si trova in una posizione baricentrica. Il numero maggiore dei parti, secondo i dati, sta nel territorio tra Ventimiglia e Sanremo. La distanza in queste circostanze diventa determinante, una donna che sta per partorire non può percorrere tanti chilometri specialmente in situazioni di criticità. È, perciò, fondamentale un punto nascite baricentrico. È importante che il sindaco e l’assessore competente si facciano portavoce di questa esigenza importante per le donne e il territorio”.
“E’ molto importante avere un punto nascite a Sanremo” - ha sottolineato il consigliere comunale di minoranza Luciana Rondelli - “Sappiamo tutte le difficoltà che hanno le mamme per andare a partorire a Imperia. Aver speso 6 milioni di euro in un reparto per renderlo eccellente e poi non utilizzarlo credo sia una cosa senza senso”.
“Nel gennaio del 1999 hanno chiuso il punto nascita a Bordighera, che all’epoca aveva 500 parti, per accorparlo con Sanremo perché nella riorganizzazione nazionale dei punti nascite era doveroso raggiungere almeno i mille parti" - ha replicato il vicesindaco e assessore alla Sanità Marilena Piardi - "Era stato accorpato con Sanremo con la speranza che diventasse un punto importante ma con il professor Gorlero, ad un certo punto, è stata scelta di più Imperia e così ha superato Sanremo. Con il Covid, poi, il reparto di ginecologia e ostetricia di Sanremo è stato spostato a Imperia. Erano state fatte delle promesse di ritorno e per questo motivo era stato fatto un investimento di 6 milioni di euro. Poi l’incendio dell’ospedale di Pietra Ligure ha toccato proprio il reparto di ginecologia e ostetricia e così hanno dovuto trasferirlo tutto a Savona. Durante la conferenza dei sindaci l’assessore Gratarola ha detto che aveva perplessità sul far ritornare all’ospedale di Sanremo il punto nascite perché chiudendo Imperia si andava a creare un problema visto che l’altro punto nascite sarebbe poi stato a Savona. Dal punto di vista regionale è stato proposto di trasferire il reparto a Sanremo lasciandolo però anche a Imperia in attesa che la situazione si riequilibrasse in provincia di Savona. Abbiamo chiesto, però, di garantire sicurezza visto che al momento nel reparto risulta non esserci abbastanza personale. Con la conferenza dei sindaci abbiamo scritto recentemente una lettera alla Regione chiedendo proprio l’apertura del punto nascite al Borea“.