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Attualità | 24 settembre 2023, 07:11

Solidarietà e generosità a Ventimiglia: associazioni e volontari sfamano i migranti (Foto e video)

Alla sera donano pasti caldi davanti al cimitero

Solidarietà e generosità a Ventimiglia: associazioni e volontari sfamano i migranti (Foto e video)

Solidarietà e generosità spingono volontari, associazioni e pubbliche assistenze del territorio a recarsi a Roverino, frazione di Ventimiglia, per donare, alla sera, un pasto caldo ai migranti che non hanno né cibo, né acqua, né beni di prima necessità.

Un servizio solidale preso in carico, lo scorso 25 ottobre, da don Rito, parroco della parrocchia di San Rocco a Vallecrosia, che è riuscito a coinvolgere associazioni, volontari della parrocchia e del comitato festeggiamenti di San Rocco che ogni settimana distribuiscono il cibo alle persone che si mettono ordinatamente in fila e aspettano il loro turno per mangiare e bere, per terra, davanti al cimitero di Ventimiglia. “A pranzo mangiano alla Caritas ma, visto che alla sera è chiusa, noi portiamo la cena ai migranti" - racconta don Rito, parroco della parrocchia di San Rocco a Vallecrosia - “Offriamo un pasto caldo alle persone che sono di passaggio o che si sono accampate in città. Diamo da mangiare a circa 200-330 persone. Nel mese di settembre la parrocchia di San Rocco ha distribuito più di mille pasti. La nostra comunità sta rispondendo bene, in tanti dedicano il loro tempo per aiutare queste persone che desiderano passare il confine”.

Tanti migranti non sanno dove andare e cosa fare soprattutto dopo che la Francia ha intensificato ulteriormente i controlli al confine, sia a Ponte San Ludovico che a Ponte San Luigi. “Parecchie persone sul territorio stanno dando una mano per aiutare queste persone” - sottolinea don Rito - “I numeri crescono ogni giorno, in una sera distribuiamo anche 380 pasti. Cerchiamo, perciò, sempre nuovi volontari o associazioni che ci diano una mano”.

Una situazione delicata che rischia di peggiorare con l’arrivo dell’inverno e del freddo. “E’ un gesto di carità” - commenta don Rito - “Tutti quelli che vanno ad aiutare i migranti mettono a disposizione risorse proprie, che incidono sulle spese di associazioni e della parrocchia. E’ una soluzione provvisoria in attesa che le istituzioni competenti facciano qualcosa. Chi è al governo deve fare qualcosa in più: proporre progetti seri e lungimiranti e soluzioni risolutive affinché tutti possano vivere dignitosamente. Servono centri di accoglienza e di formazione seri per chi desidera fermarsi e luoghi appositi per ospitare chi volesse andare altrove affinché possa passare la frontiera dignitosamente”. 

Elisa Colli

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