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Attualità | 22 settembre 2023, 12:36

Sindacati contrari agli accorpamenti di istituti superiori della provincia di Imperia

“Iniziativa che potrebbe non garantire un accettabile margine di sicurezza nei plessi scolastici coinvolti”

Sindacati contrari agli accorpamenti di istituti superiori della provincia di Imperia

"Secondo le prime ipotesi sarebbero previsti accorpamenti nei comuni di Imperia, Taggia e Sanremo, oltre allo 'smembramento' dell’IIS Marconi di Imperia. Nel comune di Taggia verrebbero accorpati i due comprensivi presenti ad oggi, creando un nuovo mega comprensivo da oltre 1400 alunni, a Sanremo l’ipotesi sarebbe l’accorpamento tra il Comprensivo Ponente e Centro Ponente, con oltre 1700 alunni e ad Imperia si prospetta l’eventuale unione tra il Comprensivo Boine e Comprensivo Littardi, con oltre 1500 alunni" - dicono i sindacati in merito alla nota questione del dimensionamento per l’attuazione delle linee di indirizzo per la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa relative all’anno scolastico 2024-2025, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023.

Le single sindacali hanno saputo delle ipotesi di dimensionamento relative agli istituti comprensivi quando sono stati convocati lo scorso 13 settembre dalla Provincia di Imperia, senza preventiva consultazione. "Questo porterebbe al taglio di numerosi posti di lavoro, nei profili di assistente amministrativo e collaboratore scolastico, con effetti che potrebbero non garantire un accettabile margine di sicurezza nei plessi scolastici coinvolti. Si prospetta, a regime, una contrazione dell’offerta formativa poiché risulterebbe difficile garantire le attuali aperture pomeridiane e la sorveglianza degli alunni data l’enorme difficoltà che ci sarebbe per le aperture pomeridiane e per assicurare una adeguata sorveglianza degli alunni" - sottolineano - "Tale contrazione si sovrapporrebbe al drammatico fenomeno del calo demograficofenomeno purtroppo che inevitabilmente influenzerà i futuri assetti dell’offerta formativa. Inoltre, l’incrocio delle diverse graduatorie d’istituto e l’esercizio legittimo delle opzioni da parte dei lavoratori minerebbe la continuità didattica delle classi. Sempre che poi la scure del risparmio/taglio non ricada anche sui docenti, poiché in scuole sovradimensionate aumenterebbero i numeri degli alunni per classe con il rischio di una conseguente riduzione dei docenti in organico".

Le O.O.S.S evidenziano che tali ipotesi "ridurrebbero il numero delle autonomie scolastiche da 29 a 25 già per il prossimo anno scolastico, con conseguente perdita di posti (DS, DSGA, Assistenti Amministrativi e Collaboratori Scolastici) con possibili ulteriori azioni di dimensionamento, mettendo a rischio altre istituzioni scolastiche più fragili in termini di iscritti". Sulla base delle sovraesposte argomentazioni le OO.SS. esprimono "forte preoccupazione per gli effetti negativi del piano di dimensionamento sia in termini di qualità dell’offerta formativa sia in termini di garanzie a salvaguardia del diritto allo studio di tutti gli studenti e studentesse, in particolare per i ragazzi più fragili. Sarebbe opportuno che la Regione Liguria valutasse l’opportunità di una deroga di un anno nell’attuazione del piano di dimensionamento, al fine di valutare in modo più dettagliato le scelte più opportune con il pieno coinvolgimento delle parti sociali rappresentative di tutte le professionalità della scuola".

Redazione

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