Attualità - 17 settembre 2023, 07:11

Appunti di storia, il Ponente Ligure tra Genova e i Savoia

A Sanremo cominciava, invece, il territorio dei conti di Ventimiglia

I Clavesana, oltre ad avere giurisdizione su Cervo, dove risiedevano, come a Laigueglia, pescatori di corallo di origine catalana, erano signori di Diano Castello e di Porto Maurizio, che nel XIII secolo, si federò con Genova, riaffermando però la propria indipendenza, finché nel 1239 una flotta genovese, comandata da Federico Guercio, non indusse a più miti consigli gli animosi portorini.

Oneglia, il cui nome qualcuno vorrebbe derivare dal torrente Vernelio (flumen Vernelii), che separa il borgo da Porto Maurizio), sorgeva anticamente in posizione elevata (in pratica la zona di Castelvecchio), già dominio di Olderico Manfredi divenne feudo dei vescovi di Albenga, ma costoro, stanchi delle pretese avanzate sul paese da Genova, dai conti di Ventimiglia e dai Clavesana, il 30 gennaio 1298 lo  vendettero a Nicolò e Federico Doria, per il prezzo di undicimila lire.

I Doria, molto accortamente, fecero costruire il loro palazzo in riva al mare, obbligandolo i vassalli a recarsi dalla "valle" alla "ripa" per i propri interessi amministrativi, aggirando il malaffare che regnava in Castelvecchio.

Nacque così Oneglia marittima che resto' in possesso dei Doria fino al 1576, anno in cui la città fu venduta al duca Emanuele Filiberto di Savoia per quarantamila scudi d'oro.

A Sanremo cominciava, invece, il territorio dei conti di Ventimiglia che nel 1038 stipulò una convenzione che successivamente venne sciolta, quando la Chiesa cedette i diritti del vescovado ad Oberto Doria, signore di Loano, conte di Dolceacqua, Isolabona, Perinaldo ed Apricale e a Giorgio De Mari. Questi ultimi presero possesso della signoria nel 1297. Sanremo fu occupata dagli angioini per conto del re di Napoli.

Il 15 marzo 1361, tuttavia, Sanremo si diede alla Repubblica Genovese, che riconobbe al centro matuziano un'ampia autonomia. Per festeggiarla, i sanremesi istituirono la festa delle catene spezzate, celebrata ogni maggio, ogni anno, fino al 1824.

Pierluigi Casalino