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Politica | 15 settembre 2023, 12:50

Rivieracqua, Imperia Rinasce a Scajola: “L’alternativa alla privatizzazione c’è”

"Perché a ignorare quelle soluzioni che permetterebbero alla gestione dell’acqua di restare pubblica?", dice il gruppo di opposizione

Rivieracqua, Imperia Rinasce a Scajola: “L’alternativa alla privatizzazione c’è”

"A sentire le dichiarazioni di Scajola sull'affaire Rivieracqua non c’è altra soluzione che la privatizzazione. Le strade alternative invece esistono ma non si vogliono vedere. Ma perché accanirsi a ignorare quelle soluzioni che permetterebbero alla gestione dell’acqua di restare pubblica? Perché regalare ai privati un servizio che la volontà popolare vuole statale?", lo scrive in una nota Imperia Rinasce in risposta a quanto detto dall'ex ministro nella Assemblea dei sindaci di ieri.

Perché ostinarsi a pagare il 100 per cento del debito di Rivieracqua quando è possibile proporre un concordato preventivo per abbassarlo al 60-70 per cento come si usa fare nella pubblica amministrazione? (La stessa RT ha stretto un accordo al 70,84 per cento del debito iniziale). Per quale motivo questa possibilità sembra non essere mai stata presa in considerazione? Perché tra i creditori ci sono dei Comuni che abbassando il debito avrebbero seri problemi di bilancio o piuttosto perché qualsiasi privato entrato con un debito al 100 per cento potrebbe rinegoziarlo lui mettendosi in tasca la differenza? Perché in questo caso le cose cambiano notevolmente.

Anche i costi dell’energia elettrica si possono rinegoziare con facilità con il gestore e grazie alla tariffa unica e alla garanzia delle bollette qualsiasi banca erogherebbe un prestito a Rivieracqua per sanare il suo bilancio.

La visione di Scajola è una visione personale e strumentale alla privatizzazione del servizio idrico che sembra stargli particolarmente a cuore. Le ultime dichiarazioni del Commissario Ato portano a credere al di là di ogni dubbio che non ci sia la volontà di mantenere pubblica Rivieracqua e che il servizio andrà ai privati non con l’annunciato 30 per cento, ma probabilmente con un 49 per cento.

D’altra parte non bisogna sottovalutare il fatto che la situazione in cui verte adesso Rivieracqua, sia dal punto di vista economico che degli impianti, è il prodotto della politica di questo territorio gestita negli ultimi anni proprio da Scajola", conclude il gruppo di opposizione

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