Il Sulpl, sindacato autonomo della Polizia Locale, interviene sull'acceso dibattito sui social tra il sindaco di Diano Marina Za Garibaldi e il rappresentante dell'opposizione Bellacicco in merito alla presenza in abiti civili alla manifestazione religiosa di domenica scorsa in località Diano Gorleri del comandante della Polizia Locale.
“Nulla di anomalo se non fosse che per regolamento del corpo, il comandante deve presenziare alle cerimonie in uniforme di rappresentanza - dichiarano dalla segreteria provinciale Sulpl - secondo il generale Bellacicco quindi l'ufficiale avrebbe dovuto essere in divisa. Il sindaco ha replicato che il comandante era fuori servizio facendo intendere,tra le righe, che dunque non era tenuto ad indossare l'uniforme. Il nostro sindacato è da sempre dalla parte di tutti i colleghi della Polizia Locale ed anche in questa vicenda chiediamo un po' di chiarezza anche al fine di non esporre non solo il comandante ma, di conseguenza, l'intero corpo a sterili quanto deprecabili polemiche che certamente non giovano all'immagine di chi deve garantire sicurezza e rapportarsi coi cittadini quotidianamente. Se il comandante era libero dal servizio perché ha preso parte alla cerimonia a fianco delle altre istituzioni (ad esempio il maresciallo della locale stazione dei Carabinieri) tanto da venire ringraziato (doverosamente) dal sindaco citandolo insieme agli altri rappresentanti delle forze di polizia dando quindi ufficialità alla sua partecipazione, salvo poi nel dibattito con il consigliere Bellaccicco sottolineare che il comandante aveva partecipato per mero attaccamento al territorio da "libero cittadino"? Se così fosse ci permettiamo di affermare che il massimo rappresentante del corpo avrebbe potuto partecipare in maniera meno "appariscente". Ribadendo la nostra intenzione di non aderire ad alcune polemica ci auguriamo che anche questa vicenda si chiuda con i dovuti chiarimenti del caso non esponendo i lavoratori della Polizia Locale a critiche che, con una maggiore attenzione da parte di tutti, si sarebbero potute certamente evitare”.