Eventi - 11 settembre 2023, 06:51

Il bilancio del 24º Raduno degli yacht di Imperia, Parlatore: "Ecco come abbiamo vinto la sfida"

“Siamo riusciti ad aumentare i partecipanti e per la prossima edizione possiamo lavorare per undici mesi", dice il presidente di Assonautica

 

Ci vorranno giorni prima che quel sentire nel più profondo dell’animo sia dimenticato. Anzi, quelle sensazioni endemiche che lasciano tutti i raduni come quello della 24ma edizione del Raduno di yacht d'epoca conclusasi ieri non passano perché vivono ancora nell’attesa del prossimo appuntamento del settembre 2024.

E siccome siamo concreti e realistici è tempo, invece, di bilanci, di analisi logiche degli obiettivi conquistati e delle prospettive future. “Abbiamo vinto una sfida per quattro ragioni – afferma orgogliosamente Biagio Parlatore, presidente di Assonautica – Rispetto allo scorso anno gli iscritti sono aumentati a 62, l’organizzazione a terra ha funzionato perfettamente, quella in mare non ha avuto problemi, i partecipanti hanno dimostrato soddisfazione per l’accoglienza ed anche per gli eventi a terra”.

Eppure Parlatore ha assunto la carica da poco. “Credo di aver dimostrato – rimarca – con soli due mesi di impegno e un pizzico di fortuna siamo riusciti ad aumentare i partecipanti: per la prossima edizione possiamo lavorare per undici mesi”.

Il confronto è facile da instaurare con quanto avviene nei raduni della Costa Azzurra. “Dobbiamo andare in Francia – ammette il presidente e creare sinergie con i club per attirare da noi anche le barche d’epoca presenti ai loro raduni: non ci deve essere competizione ma il progetto condiviso di un circuito comune”.

In effetti il calendario degli eventi per le barche d’antan segna tanti appuntamenti e troppo ravvicinati: in questo mese di settembre dopo quello di Mahon, c’è Imperia, poi tocca a Monaco accogliere gli scafi in legno, si passa a Cannes per concludere la stagione a Saint Tropez.

Di questo raduno – spiega Beppe Zaoli, da vent’anni presidente Yacht Club Sanremo e da sempre timoniere del Tuiga - bisogna lavorare tanto per far conoscere il livello di accoglienza superiore a tutti gli appuntamenti mediterranei”.

A parere di Zaoli è proprio l’accoglienza il grande vantaggio dell’evento imperiese. “È proprio l’ospitalità superiore di questo raduno – ribadisce – il nostro atout: i francesi hanno eventi vicini uno all’altro, con trasferte brevi, tutti elementi che favoriscono la partecipazione. Però questa nostra edizione ha permesso due giornate piene di grande vela con tutte le condizioni di vento, dal leggero al robusto”. I

l timbro di un velista di rango su questo evento, ricco di mare, vento, fascino, eleganza e accoglienza

Ino Gazo