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Politica | 10 settembre 2023, 07:11

Imperia, continui screzi tra Bracco e Scajola, Valcado: “È il sindaco che ci perseguita, ma abbiamo capito la lezione”

“Pietosi tentativi di distrarre l’attenzione pubblica da problemi amministrativi”, dice il portavoce della segreteria politica di Imperia Rinasce

L'avvocato Marco Valcado

L'avvocato Marco Valcado

Anche alle Vele non sono mancati gli screzi tra il sindaco Claudio Scajola e il consigliere di opposizione Ivan Bracco: stavolta per un aperitivo negato ai consiglieri di minoranza il giorno dell’inaugurazione del Raduno.

Una telenovela che rischia di stancare gli imperiesi ma, soprattutto, di far perdere alla minoranza, che sembra voler puntare tutti i suoi sforzi a “smontare” la figura dell’ex ministro (o a fargli perdere le staffe?), credibilità.

A far chiarezza ci prova Marco Valcado, avvocato, membro e portavoce della segreteria politica di ‘Imperia Rinasce’, figura nuova che si affaccia sulla scena politica del capoluogo. “Additare il nostro capogruppo Ivan Bracco come un energumeno, novello Gargamella imperiese, è un pietoso tentativo del sindaco Scajola di distrarre l’attenzione pubblica dai suoi problemi amministrativi. Portare lo scontro a livello personale, in veste di vittima, è lezione appresa alla corte di Berlusconi, che ne aveva fatto un vessillo, ben sventolato, di autodifesa”, dice Valcado che, però, ammette: “Ma abbiamo capito la lezione e non ripeteremo l’errore”. 

Gli imperiesi hanno assistito impietriti all’ultimo scontro verbale, quello per l’aperitivo negato alle Vele…Gli urlati ‘vada fuori’ o ‘non entri dentro' di Scajola nell’inadeguato ruolo di ‘portinaio’, davanti a spettatori, per l’appunto, allibiti, dimostrano l’esatto contrario di quello che si vorrebbe sostenere. L'atto persecutorio è tutto suo, non tentiamo di confondere”. 

C’è, però, chi vi accusa di non fare proposte. Cosa risponde?  “Ai soliti detrattori, che sostengono un nostro presunto immobilismo propositivo, ricordiamo che la nostra attività politica prosegue incessantemente nelle commissioni e nell’aula consiliare, con gli strumenti consentiti all’opposizione. Attività sicuramente meno visibili di un taglio di nastro o di un aperitivo al lounge bar. Gli obiettivi sono quelli che, coerentemente con il nostro manifesto elettorale, cerchiamo di raggiungere per una città diversa e che chiunque può trovare su imperiarinasce.it”. 

“Le 21 ‘ question time’, spesso risolutive, di questi primi quattro mesi unite alle 42 segnalazioni di criticità riguardanti ambiente, pulizia, segnaletica stradale, strade dissestate e altro sono espressione di un’attenzione reale e costante verso i problemi reali dei cittadini, anche quelli delle dimenticate frazioni, di cui si era persa memoria. Sono agli atti, non sono chiacchiere e iniziano a dare fastidio”.

Si, ma gli imperiesi hanno bisogno di chiarezza, non di liti continue...

"E allora facciamo chiarezza. Se si nega o si ritarda l’accesso agli atti a chi rappresenta i cittadini, è un problema politico e non personale; se si ha diritto o meno ad essere eletto sindaco, è un problema politico e non personale; se si convoca un consiglio comunale nel mancato rispetto dei termini e deve intervenire il Prefetto, è un problema politico e non personale; se si ipotizza l’ingresso di Privati in Rivieracqua, quando un referendum ribadisce che l’acqua è bene pubblico ed interi quartieri di Imperia ne sono senza, il problema è politico e non personale; se si partecipa ad un ricevimento quando la riunione indetta dalla conferenza dei sindaci, per la stessa Rivieracqua, non raggiunge il numero legale, il problema è politico e non personale; se ci si appropria di lungimiranti intuizioni altrui per migliorare la città, vedasi ciclabile e parco urbano, peggiorandole nei fatti, nei costi e nei tempi, il problema è politico e non personale”.

Basta così?  “Ne vuole ancora? Se si interferisce nell’attività politica dell’opposizione con corteggiamenti, acquisizioni e tentativi di scalata nelle segreterie altrui, il problema è politico e non personale; se si sfilano dalle tasche dei cittadini milioni di euro tra l’aumento progressivo della Tari dal 2019 ed impietosi autovelox, il problema è politico e non personale. O no? Un uomo intelligente come il sindaco queste cose le sa bene, per questo è così nervoso”.

Lei lancia accuse gravi parlando di interferenze. “Sono risaputi i tentativi di campagna acquisti da parte di Scajola nella Lega e in Fratelli d’Italia. E anche nel centrosinistra”. 

Diego David

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