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Politica | 08 settembre 2023, 10:20

Ventimiglia: primi 100 giorni del Sindaco Di Muro, Sismondini e D'Andrea "Non abbiamo visto differenze rispetto al passato"

I due consiglieri 'civici' commentano i primi tre mesi di amministrazione

Ventimiglia: primi 100 giorni del Sindaco Di Muro, Sismondini e D'Andrea "Non abbiamo visto differenze rispetto al passato"

Dopo il Partito Demcratico anche i gruppi civici di minoranza a Ventimiglia, commentano i primi 100 giorni dell’amministrazione Di Muro. Lo fanno Gabriele Sismondini di ‘Ventimiglia riparte’ e Cristina D’Andrea per la ‘Simondini sindaco’.

I temi principali sicuramente la situazione migranti e la sicurezza in città ma anche l’andamento degli ultimi consigli comunali. “Per quanto riguarda i primi due argomenti – ha detto Gabriele Sismondinivoglio ringraziare le forze dell’ordine, il Prefetto ed il Questore che fanno quanto nelle loro possibilità per sorvegliare la città. Sicuramente la scelta dei presidi ‘fissi’ è un modo per disincentivare i gravi atti che abbiamo registrato negli ultimi tempi, tra ubriachi, risse e quant’altro”.

Un passaggio anche sulla decisione di instaurare le guardie giurate al cimitero: “Sicuramente una scelta corretta per rispettare la sacralità del luogo ma rimango perplesso – sottolinea Sismondini – sull’eventuale caso di una persona di colore che ha all’interno il proprio caro. Sicuramente la presenza dei migranti al cimitero confermano che servirebbe un luogo per potersi lavare e avere assistenza”.

Sismondini conferma la sua scetticità per un eventuale centro migranti in centro: “Assolutamente si, ma serve comunque una prima assistenza ed un eventuale centro per loro. Ma vedo dei passi in avanti della Prefettura e mi fa piacere”.

Il Sindaco Di Muro, nell’ultimo consiglio, ha aperto la possibilità di deleghe alla minoranza: “Noi non cerchiamo deleghe – ha risposto – ma servirebbe un dialogo molto più aperto. Ok, sono d’accordo ma creiamo delle commissioni consiliari e pre consiliari senza gettoni, ma per trattare i problemi. Una dovrebbe occuparsi di migranti e sicurezza, igiene urbana e cultura”.

“L’apertura del Sindaco non si è però notata nell’ultimo consiglio – prosegue Sismondini – e vorremmo poter replicare nelle assise e che il presidente gestisca meglio gli interventi e le risposte. Senza dimenticare che, in questi primi 100 giorni, sono arrivare risposte a Interpellanze, Interrogazioni e mozioni solo per meno della metà”.

Chiarezza viene chiesta anche sulla pulizia dei marciapiedi: “Secondo noi – dice Sismondini – il Capitolato non è chiaro tra la pulizia che spetta ai titolari dei dehors e al resto. Sicuramente la città è allo stremo e non invidio l’Assessore Raco, che si sta dando da fare ma serve più collaborazione e noi siamo qui. E lancio una proposta: un aiuto economico ai commercianti che, ogni mattina si lavano i marciapiedi per contro proprio”.

Cristina D’Andrea ha esordito ringraziando i rappresentanti di Governo, Regione e Provincia, per essersi messi a disposizione per il progetto relativo all’Aurelia Bis: “E’ di un’importanza strategica per tutto il Ponente ma la soddisfazione risiede nella giusta attenzione data a Ventimiglia e al comprensorio intemelio. Una volta conclusa l’opera potremo avere un importante sviluppo della città, senza dimenticare il calo del traffico e un miglioramento generale dell’ambiente. Però, prima di parlare di opere faraoniche in città, le responsabilità siano innanzi tutto l’ordine pubblico, il decoro, l’igiene urbana e l’assistenza al cittadino”.

La città di Ventimiglia è al centro della crisi migratoria: “Non voglio fare polemiche o dare colpe alle passate amministrazioni – ha detto Cristina D’Andrea - ma voglio solo rendermi portavoce dei cittadini, esasperati. I ristoratori non riescono a svolgere le proprie attività in modo tranquillo, tra liti e risse. Alcuni hanno dovuto assumere guardie giurate a proprie spese e, addirittura, nei giorni scorsi mi hanno chiamato per intervenire a San Secondo, dove c’erano moltissimi migranti che creavano problemi ai passanti. Il mio è un grido di allarme e di disperazione per una città che non ne può più. Riconosco tutti gli interventi di questa amministrazione, con l’aumento delle forze dell’ordine e le ordinanze di vario genere, però serve molto di più perché mi sembra che si tratti di palliativi. Il Prefetto ha espresso la volontà di aprire un centro per i migranti e mi auguro che ciò possa accadere”.

C’è il problema dell’igiene urbana: “Il mercato è sempre in situazioni disastrose. La decisione di lasciare aperto il mercato fino alle 19 è apprezzabile ma, visto che pochi banchi tengono aperto fino a tardi, serve qualcuno che a quell’ora vengano chiuse le serrande e, la notte, i migranti trovano un nuovo spazio per passare la notte. Noi dobbiamo garantire pulizia in città e, nonostante il lavoro degli uffici e le sanzioni alla ditta, ma anche il risparmio prodotto non garantisce un servizio come servirebbe a Ventimiglia. Servono molte più campagne di sensibilizzazione per i cittadini e mi metto a disposizione per supportarli”. C’è il problema di chi non paga la Tari: “Per evitare che si creino discariche abusive e conferimenti selvaggi. Suggerisco di dare la possibilità a chi non paga la tassa di buttare l’immondizia nella discarica di Bevera (ovviamente lavorando per recuperare i crediti dovuti al comune dai morosi. Serviranno molte più fototrappole e videosorveglianza in generale per colpire chi conferisce in modo errato”.

C’è anche l’assistenza al cittadino: “Il problema grave è quello dei medici di base – termina D’Andrea – e un aiuto nell’immediato potrebbe essere l’istituzione della figura del ‘badante del quartiere’, in collaborazione con le associazioni di volontariato. Si tratta di una figura che possa svolgere le incombenze quotidiane e domestiche per gli anziani e per chi non è autosufficiente”.

“Sicuramente in questi primi 100 giorni non abbiamo visto differenze – commentano in conclusione Sismondini e D’Andrea e ai cittadini non interessa di chi è la colpa. Vogliamo vedere risultati. Ma siamo disponibili a parlarne. Dobbiamo ripartire dalla risoluzione dei problemi importanti e la costituzione di una commissione sulla cultura da dove ripartire. Organizzando eventi importanti, proponendo le bellezze del nostro territorio, invidiato da tanti”.

Carlo Alessi

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