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Attualità | 04 settembre 2023, 12:17

Diga in valle Argentina: l'ultima scheda progetto preoccupa il movimento, "Ignorati rischi sismici"

Nel documento si parla dello studio per '...la realizzazione di impianti di accumulo della risorsa idrica nonché per lo sfruttamento di una parte di questa per la produzione di energia idroelettrica'.

La protesta contro la diga, Badalucco 28 luglio 2023

La protesta contro la diga, Badalucco 28 luglio 2023

Il movimento popolare contro la diga in valle Argentina esprime rammarico per la scheda progetto aggiornata definitiva bis "Dighe nel Bacino n.4 Argentina e ne Bacino Arroscia". Nel documento si parla dello studio per '...la realizzazione di impianti di accumulo della risorsa idrica nonché per lo sfruttamento di una parte di questa per la produzione di energia idroelettrica'.

Studio finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per 600mila euro con la copartecipazione di Rivieracqua Scpa per 200mila euro. L'aggiornamento della scheda è stata presentata in questi giorni dall’Assessorato all’Ambiente e all’Agricoltura della Regione Liguria ai Sindaci dei Comuni appartenenti all’ambito regionale con la richiesta di un parere in merito.

Aspetti analizzati da Antonio Panizzi, Franco Bianchi, Costante Lanteri, Giovanni Battista Panizzi, i rappresentanti del gruppo che ha dato vita alle proteste sfociate poi nella grande manifestazione di piazza del 28 luglio. "La descrizione sintetica del Progetto tra le altre cose, persegue '...l’idea di creare bacini di ritenuta in modo tale da avere un collegamento con la condotta esistente del Roja a valle, per costituire una risorsa alternativa ad integrazione del “Sistema Roja”. In particolare potrà prevedere anche più sbarramenti con la finalità di accumulo di acqua ad uso potabile ed idroelettrico. ...Per la realizzazione delle varie opere (dighe, condotte e impianti di produzione di energia idroelettrica, impianti di trattamento per l’acqua potabile, condotte di adduzione, impianti di sollevamento, nuova viabilità), ... si stima un costo dell’intervento di circa 50 milioni di euro'. Nel complesso siamo molto amareggiati". 

"Diamo atto al Sindaco di Badalucco che ha intrapreso una via giuridica di tutela legale al fine di bloccare l’iter del finanziamento (Cfr. DSG n. 140 del 12.12.2022 e D.D. n. 00184 del 12.04.2023), di aver espresso parere negativo sulla suddetta Scheda Progetto, perché non esclude una grande diga sul torrente Argentina. - ricordano dal movimento - In effetti la Scheda Progetto non si discosta dal DSG n. 140 e lascia trasparire l’ipotesi di un diga in corrispondenza di Glori. Il DSG n. 140 a p. 6 recita: '...Sfruttando un’opera di sbarramento con un’altezza di circa 50 m. (310) s.l.m.) sarebbe possibile realizzare un invaso di dimensioni di quasi 5 mln di mc. Dall’opera di presa l’acqua verrebbe fatta confluire in una condotta forzata per una lunghezza complessiva di circa 8 km. Nei pressi del Santuario di Lampedusa si potrebbe localizzare lo stacco della condotta a servizio della centrale idroelettrica'".

"Tutto questo causerebbe una desertificazione del tratto (8km) che va dallo sbarramento alla centrale idroelettrica. Ricordano che tale ipotesi ha visto le Amministrazioni locali fortemente contrarie, confortate anche dal Piano di Bacino n. 4 Argentina, in particolare nella sezione dedicata alla geomorfologia della Valle. - ricordano i quattro - A questo punto rileviamo che nessuna decisione può essere calata dall’alto senza tener conto della condivisione dei cittadini del territorio".

"Ribadiamo la ferma e motivata opposizione a progetti che tendono a sbarrare il Torrente Argentina in una Valle esposta a rischi sismici, geologicamente instabile e soggetta a continue frane che metterebbe in pericolo la vita degli abitanti, minando l’esistenza di un ecosistema tra i più affascinanti ed accoglienti del Ponente ligure. - proseguono - Così come si determinerebbero processi di desertificazione, l’impoverimento progressivo della falda acquifera nel tratto terminale del sub alveo, luogo ideale per lo stoccaggio delle acque, la scomparsa dei detriti alla foce, naturale barriera contro l’avanzamento delle acque saline".

"Infine, non si può dimenticare la recente attualità con frequenti e violenti fenomeni alluvionali, come nel 2020 con la tempesta Alex che ha causato gravi danni lungo la valle e una situazione di sensibile pericolo per la popolazione. Invitiamo gli interessati a verificare le condizioni di instabilità geologica di tutto il territorio della Valle Argentina, fragile e soggetto a frane, attraverso la libera consultazione dei seguenti siti Internet: Carta Geologica d’Italia, Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (I.F.F.I.), Piano di Bacino del Torrente Argentina" - concludono Antonio Panizzi, Franco Bianchi, Costante Lanteri, Giovanni Battista Panizzi. 

Stefano Michero

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