"Nei giorni scorsi la Giunta Za (presenti solo 3 membri su 5 all’importante riunione) ha approvato il progetto definitivo della ciclabile cittadina. Mentre altri comuni della tratta San Lorenzo-Andora hanno già fatto opere propedeutiche al progetto o addirittura inaugurato lunghi tratti della pista, a Diano Marina siamo ancora in fase embrionale.
Intasati nella burocrazia e ancora lontanissimi dall’avvio dei lavori (e non c’entrano soltanto i lavori di posa del nuovo tubo del Roya) – affermano i consiglieri di Diano Domani - Vi risparmiamo in questa sede i dettagli, che Za continua ad omettere, e i tanti dubbi che sono figli di anni di inefficienza, scelte assurde e macroscopiche carenze organizzative”.
Diano Domani interviene a gamba tesa evidenziando due fatti: “Dalla vecchia stazione al torrente Evigno la pista uscirà dal vecchio sedime ferroviario facendo curve, attraversando strade e creando promiscuità con veicoli e pedoni (nella foto piazza Mameli e l’ingresso in via Purgatorio direzione scuole di via Biancheri).
"Ancora nulla si sa relativamente all’attraversamento del torrente Evigno (negli atti si parla di ”nodo Evigno”): nuovo ponte o chissà che cosa, mentre il tempo passa e i dubbi aumentano. La più grande occasione degli ultimi decenni di sviluppo della città è in mano alla peggiore Amministrazione mai vista. Che peccato”.