Mobilità sostenibile...ma lo è davvero? Un viaggio di 2 ore e 40 sull'ultimo convoglio da Ventimiglia a Cuneo, lungo la "ferrovia delle meraviglie".
Si sceglie il treno per evitare l'odissea o i costi dell'autostrada, per evitare il problema di trovare un parcheggio. Perché il tunnel di Tenda è inagibile, la statale del Colle di Nava infinita e trafficatissima. Si sceglie il treno perché è un mezzo ecologico, meno stressante, perché si può portare la bici.
In tanti devono aver fatto questa scelta nella giornata di ieri, una domenica di tempo bellissimo e temperature gradevoli.
Ed ecco che, al ritorno, erano solo tre i vagoni in partenza per Cuneo alle 18.49. A bordo, oltre alle persone, "una trentina di biciclette elettriche, corridoi pieni di bici e gente in piedi, tra cui una famiglia con un bambino di pochi mesi, bagagli di ogni genere e ruote delle bici stipate anche nei bagni", come segnala una signora ieri su quel treno.
E non parliamo di un tragitto breve, ma di ben 2 ore e quaranta minuti, passati in piedi, senza potersi muovere e, visto l'ingombro, senza nemmeno poter andare in bagno. "Se questo è ciò che ci meritiamo noi cuneesi...", la conclusione sconsolata.
Il 29 settembre ci sarà la CIg Italia-Francia, sulla questione Tenda e sulla ferrovia internazionale. Ma che cambi o si decida qualcosa, in particolare il potenziamento delle corse, è cosa alla quale nessuno crede e su cui nemmeno spera più.