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Politica | 02 settembre 2023, 12:57

Sanremo: sentenza del Consiglio di Stato sul porto vecchio, la lettera con i criteri di valutazione

Era stata inviata secondo i tempi previsti a tutti i concorrenti per il progetto di restyling

Sanremo: sentenza del Consiglio di Stato sul porto vecchio, la lettera con i criteri di valutazione

Ha provocato una vasta eco, sul piano politico ed economico, la decisione presa dal Consiglio di Stato, in relazione al ricorso del Comune di Sanremo, su quello proposto dalla ‘Porto di San Francesco’ al Tar.

Ora, dopo la decisione di rinviare tutto a fine anno, per il restyling di Porto Vecchio e per l’ambizioso progetto da oltre 600 milioni di euro andato inizialmente nelle mani della Porto di Sanremo Srl facente capo ai fratelli Reuben, il via alle procedure slitta nuovamente.

Uno dei passaggi chiave della decisione del Consiglio di Stato, riguarda l’art. 184 [recte: 183], comma 15, del d.lgs. n. 50 del 2016 che è “contrario al diritto UE e in particolare ai principi di pubblicità, imparzialità e non discriminazione contenuti sia nel Trattato che nei principi UE, propri di tutte le procedure comparative, laddove interpretato così da consentire trattamenti discriminatori in una procedura di attribuzione del diritto di prelazione, senza predefinizione dei criteri e comunque senza comunicazione dei medesimi a tutti i concorrenti ma solo ad alcuni di essi”.

In pratica il Consiglio di Stato sostiene che i criteri di valutazioni dovessero essere fissati prima della valutazione delle proposte. Ma ora spunta una lettera, nella quale i criteri erano stati evidenziati a tutti i proponenti. Nella missiva, inviata dal Dirigente Danilo Burastero tra la primavera e dicembre del 2018 viene chiaramente scritto che:

La valutazione di fattibilità e pubblico interesse avverrà alla luce:
- della funzionalità e dell'estetica dell'opera;
- della fruibilità della stessa;
- dell'accessibilità dell'opera al pubblico;
- del rendimento;
- del costo di gestione e di manutenzione dell'opera;
- della durata del contralto;
- del valore economico del piano e del contenuto della bozza di convenzione;
- della ripartizione e allocazione dei rischi di costruzione e di disponibilità.

Nella lettera è stato anche evidenziato come, nel corso della valutazione delle proposte (che potrà avvenire anche con il supporto tecnico degli uffici competenti del Comune e di esperti esterni) il Comune potrà avanzare richieste agli operatori economici di ulteriori modifiche, in conformità a quanto previsto dall'art 183. comma 15. del D.Lgs. n. 50/2016 e Smi. La nota è stata portata dai legali del comune all'attenzione del Consiglio di Stato.

Ora cosa accadrà per il progetto del futuro porto vecchio di Sanremo? Difficile che si possa far qualcosa per ‘smuovere’ nuovamente le acque prima del prossimo dicembre e, quindi, la burocrazia dettata dal ricorso della ‘Porto di San Francesco’, fa ulteriormente slittare le procedure e, ovviamente, anche la posa della prima pietra di un cantiere che dovrebbe rivoluzionare l’intero centro della città dei fiori.

Carlo Alessi

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