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Al Direttore | 02 settembre 2023, 18:22

Sanremo: decisione del Consiglio di Stato sul Porto Vecchio, il pensiero di un nostro lettore

Sanremo: decisione del Consiglio di Stato sul Porto Vecchio, il pensiero di un nostro lettore

Un nostro lettore, Giorgio Mantovani, ci ha scritto in relazione al ‘caso’ della decisione presa dal Consiglio di Stato sul porto vecchio di Sanremo.

“Da semplice cittadino che osserva la cosa pubblica non mi sento di condividere la presa di posizione dei gruppi civici che hanno espresso apertamente il loro pur legittimo parere in ordine alla recente posizione assunta, che ha rimandato all’organismo europeo la Corte di Giustizia europea la disamina dei criteri con i quali si é pervenuti alla ‘preventiva assegnazione’ dell’appalto della sistemazione dell’area antistante il Porto Vecchio per un valore di oltre sessanta milioni di euro ma che, in aggregato, rappresenta un appalto complessivo da oltre seicento milioni di euro. Presa di posizione che mi é parsa, per lo più, volta a esprimere consenso all’operato del sindaco. Entrando nel merito della questione, osservo che la ‘discrezionalità’ esercitata nell’assegnazione dell’appalto, nel perseguimento dell’interesse pubblico verteva, prevalentemente, nella realizzazione di un ‘tunnel veicolare’, lungo 235 metri, tale da consentire di unire pedonalmente la città al Porto Vecchio, così da creare uno spazio urbano con sede viaria in parte riservata ad una corsia di marcia. Questa addizione progettuale, insieme ad alcune altre di minore rilievo, peraltro incidente in modo rilevante sull’ammontare complessivo dell’appalto, rispetto ai concorrenti pre-esclusi, avrebbe determinato l’orientamento comunale sul progetto della ‘Porto di Sanremo srl’ prima retta dal gruppo Lagorio e poi dai fratelli Reuben acquirenti del pieno controllo della società ‘Porto di Sanremo srl’. La cosa singolare e curiosa é che gli stessi Reuben, nel novembre 2022 e nelle more dell’attesa del parere del TAR, cui una delle società escluse dall’appalto si era rivolta e poi espressosi nel gennaio 2023, presentava un quesito al Comune di Sanremo ove si chiedeva, per gli stessi criteri migliorativi della funzionalità e scorrevolezza del traffico veicolare della zona antistante il Porto Vecchio ,se fosse possibile ‘chiarire se il bando di gara ammette proposte migliorative che assicurino una differente soluzione viabilistica che permetta, così come richiesto dal progetto di fattibilità tecnico economica a base di gara, la pedonalizzazione dell’area di via Nino Bixio. In caso affermativo si chiede altresì se ciò possa avvenire anche ed eventualmente mediante l’eliminazione del tunnel’. Richiesta coerentemente rigettata dagli Uffici Comunali in quanto il tunnel ‘ritenuto elemento immodificabile ai fini della distribuzione delle aree funzionali, della viabilità ed urbanistica’. Ora il consiglio di Stato ha optato per un rinvio al dicembre 2023 in attesa che si esprima anche il predetto organismo europeo che dovrà valutare se quella procedura discrezionale che ha di fatto escluso gli altri concorrenti ‘é contraria al diritto UE e in particolare ai principi di pubblicità, imparzialità e non discriminazione contenuti sia nel Trattato che nei principi UE, propri di tutte le procedure comparative, laddove interpretato così da consentire trattamenti discriminatori in una procedura di attribuzione del diritto di prelazione, senza predefinizione dei criteri e comunque senza comunicazione dei medesimi a tutti i concorrenti ma solo ad alcuni di essi’. Tutto ciò mi pare semplice e corretto oltre che... prudente: e allora perché gridare alla lesa utilità pubblica per un ritardo di quattro mesi quando dalla ‘pre-assegnazione’ alla cordata Lagorio sono trascorsi oltre quattro anni e mezzo (15.01.2019) e, prima ancora, per liberare dal Cantiere Nautico presente sul Porto Vecchio ne sono occorsi ben cinque (2012-2016) anche dopo l’emanazione della sentenza di legittima facoltà del comune di Sanremo ad entrare nel possesso dell’area?”

Carlo Alessi

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