La nona edizione della rassegna si è chiusa fra gli applausi con la presentazione del libro “Dietro le stelle” di Valerio Massimo Visintin e le letture dell’attrice Cristina Sarti. Lo stimato e temuto critico gastronomico del Corriere della Sera, ha raccontato la sua esperienza e la scelta di visitare i ristoranti in incognito.
Chef e camerieri infatti non conoscono il volto di un critico gastronomico fra i più conosciuti e impegnato da oltre trent’anni su questo fronte. Un profondo conoscitore dei segreti della ristorazione italiana e che tra conti in rosso, chef-bulli, lavoro nero, finte recensioni e premi inventati, offre un quadro per nulla idilliaco dello scintillante mondo del food. Ma quanto guadagna davvero un ristorante stellato? Perché gli imprenditori del settore lamentano la mancanza di personale? Come funziona la critica gastronomica e quali sono i segreti della celebre Guida Michelin? Sono alcune delle domande poste dal conduttore dell’incontro il giornalista Claudio Porchia.
Visentin nelle sue risposte ha dimostrato conti alla mano, che dietro le stelle Michelin, gli show televisivi, i festival e le cene stampa, non è proprio tutto oro ciò che luccica.
Una presentazione veloce e divertente, impreziosita dalle letture di brani dello spettacolo “Chef sull’orlo di una crisi di nervi” fatte dalla bravissima ed applauditissima Cristina Sarti.
Al termine della presentazione al libro è stato abbinato un vino ligure, il Pigato, selezionato dal professor Vincenzo Gerbi dell’Università di Torino e portato in degustazione in collaborazione con la cantina SanSteva di Santo Stefano al Mare ed al suo titolare Marco Risso.
Il vino Pigato viene spesso confuso o paragonato con il Vermentino, presenta peculiarità che è importante saper riconoscere e distinguere. Entrambi a bacca bianca, ma gli acini del Pigato, una volta arrivati a maturazione, assumono una colorazione ambrata, dovuta alle tipiche macchie color ruggine, mentre gli acini del Vermentino mantengono una buccia gialla con riflessi verdi. Il Pigato ha un sentore di erbe aromatiche e una maggiore densità rispetto al Vermentino. Un vino di grande finezza, che presenta un colore giallo paglierino con riflessi dorati come le stelle…. In questo caso della guida Michelin.
Il pregiato Pigato del 2022 della cantina SanSteva è stato portato in degustazione in abbinamento ai deliziosi biscotti al Moscatello di Taggia della Dolciaria B&B di Riva Ligure.
“Sale in Zucca – ha commentato con soddisfazione l’assessore al Turismo e Manifestazioni, Francesco Benza – è un piccolo gioiello, incastonato nel nostro calendario estivo, che ha riscosso anche questo anno un grande successo. Un appuntamento letterario giunto alla nona edizione, un vero salotto letterario che tratta temi diversi con una formula originale, che unisce cultura e promozione del territorio, divertimento e svago. Una rassegna in continua crescita, che può contare su un pubblico numeroso, affezionato e variegato per genere, cultura ed età. Ogni anno è andato meglio della precedente a livello di pubblico e di ospiti. Questa edizione ha battuto tutti i record delle edizioni precedenti ed è diventata uno degli appuntamenti culturali più importanti ed attesi di tutta la provincia. Per questo voglio ringraziare tutte le persone che ci hanno aiutato in questa impresa: la Banca di Caraglio per sostegno e gli sponsor tecnici Marina degli Aregai Resort e Cantina SanSteva per il contributo determinante per il successo della manifestazione. Infine un ringraziamento particolare al direttore artistico e amico, Claudio Porchia per l’impegno nella scelta degli autori. L’appuntamento è per il prossimo anno per la decima edizione, che speriamo di festeggiare con un programma ancora più importante di quello straordinario appena concluso”.
'Sale in Zucca' ricordiamo è stata promossa dal Comune di Riva Ligure con il sostegno di Marina degli Aregai Resort, Cantine San Steva ed il contributo di Banca Caraglio