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Politica | 29 agosto 2023, 16:56

Caso Lauterbach, Bracco: "A cosa serve il Commissario Ato se non si rende conto di quello che sta succedendo?

Il capogruppo di Imperia Rinasce sull'acqua ad hoc per il ministro tedesco che aveva criticato l'Italia

Caso Lauterbach, Bracco: "A cosa serve il Commissario Ato se non si rende conto di quello che sta succedendo?

Riceviamo e pubblichiamo dal capogruppo di Imperia Rinasce Ivan Bracco 

La stagione che si sta concludendo verrà probabilmente ricordata per la carenza di acqua che ha interessato diversi Comuni dell’entroterra imperiese e savonese. Acqua che manca nelle case e quando arriva è gialla o, addirittura, salata.

Ne hanno scritto i giornali, se ne sono lamentati turisti e cittadini sui social. Comuni come Vasia, Chiusavecchia e Diano San Pietro sono restati completamente all’asciutto per diversi giorni e quando hanno chiesto l’intervento delle autobotti si sono sentiti rispondere che non ce ne erano.

Diversa sorte per la frazione di Rimbaudi a Dolcedo: dove invece l’autobotte è arrivata in tempi rapidi. Sarà forse perché proprio lì era in vacanza il Ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach? Lo stesso che aveva dichiarato che in Italia il turismo non ha futuro perché “fa troppo caldo”? Intervistato in proposito, il Commissario Ato idrico, la persona che dovrebbe conoscere la situazione meglio di ogni altro, ha affermato di non sapere che ad altri fosse stata negata l’acqua. Non mettiamo minimamente in discussione la condotta del Prefetto per quanto accaduto, sicuri che abbia operato nel rispetto delle direttive ricevute, ma restiamo sinceramente perplessi di fronte a queste parole del Commissario Ato.

Possibile che proprio lui non abbia una conoscenza approfondita dei fatti? A cosa serve la figura del Commissario Ato che, insieme al Commissario Regionale per l’Emergenza Idrica, se non si rende nemmeno conto di quello che sta succedendo? Non sarebbe meglio per lo Stato risparmiare i loro stipendi attribuendo al Prefetto le funzioni che ricoprono? Non si può non ammettere che questa estate l’emergenza (prevedibile) non è stata affrontata correttamente e diversi comuni e frazioni imperiesi sono rimasti senza acqua. Ci chiediamo se sia stato fatto tutto il necessario per garantire la fornitura idrica: perché forse una soluzione si poteva trovare.

È vero che gli invasi di contenimento delle acque sono spesso posti in luoghi difficilmente accessibili per le autobotti di grandi dimensioni, ma come mai non sono sono state coordinate le protezioni civili dei singoli Comuni che hanno a disposizione delle autobotti di piccole dimensioni adibite al trasporto di acqua non potabile? Utilizzandole si sarebbe potuto offrire alla popolazione almeno l’acqua per l’igiene personale e le pulizie domestiche. Non è una proposta risolutiva, ne siamo consapevoli, ma noi non abbiamo studiato a fondo il problema come deve aver fatto invece il Commissario Ato prima di affermare che l’acqua non è stata negata a nessuno.

Diego David

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