In un consiglio comunale dall'orario anomalo (le 9 del mattino), scoppia la pace tra il sindaco Ilvo Calzia e Giuseppe Gandolfo.
Il leader di minoranza di Pontedassio viva, infatti, aveva contestato al sindaco Calzia e con una segnalazione al Prefetto la mancata notifica di approvazione delle delibere di Giunta ai consiglieri di cui si sarebbe dovuto discutere nel Consiglio del 4 agosto.
Di fronte alle prese di posizione di Gandolfo, l’assise era stata spostata a data da destinarsi e, finalmente, si è tenuta ieri mattina mattina.
In ballo c’erano le approvazioni del “Documento unico di programmazione 2023/2025” e del “Documento di approvazione dello schema di previsione finanziaria 2023/2025”, discussioni di cui Gandolfo contestava di non aver avuto notifiche.
Il sindaco ha spiegato che i tempi di deposito degli atti relativi al bilancio erano stati determinati in 5/6 giorni senza limitare la consultazione degli stessi da parte dell’opposizione.
Anche la preparazione del bilancio è risultata più complessa e difficile del previsto. “Prima il nostro bilancio pareggiava a 4 milioni di euro, ora siamo a 8 milioni – ha spiegato Calzia – In sintesi siamo 'un’azienda' che fattura il doppio rispettoa4 anni fa e senza aumentare alcuna imposta comunale”.
Una situazione nuova e imprevedibile che, come precisato dal sindaco, genera difficoltà logistiche alla gestione del documento finanziario e dei progetti varati sul territorio con lo stesso numero di addetti agli uffici e con la stessa entità dei mezzi finanziari.
Dopo le comunicazioni di Calzia all’assemblea, non al completo proprio per l’anomalo orario di convocazione, il Consiglio ha preso atto della donazione di un prezioso manoscritto del1715 da parte della famiglia Aschero di Pontedassio. Il secolare documento, un verbale di consegna dei beni in Pontedassio al Savoia regnante, verrà restaurato.