Sport - 22 agosto 2023, 15:39

Ai Campionati Mondiali della classe 8 metri serie internazionale ci sarà anche una barca imperiese: Vision

Con il guidone dello Yacht Club Imperia Tommaso Chieffi insieme ai sanremesi Flavio Grassi e Vittorio Zaoli

Ai Campionati Mondiali della classe 8 metri serie internazionale ci sarà anche una barca imperiese: "Vision".

Dal prossimo 28 agosto al 2 settembre, infatti, a Genova si svolgeranno le regate mondiali di barca che, da sempre, raccoglie l’élite dei velisti a livello planetario.

Con il  guidone dello Yacht Club Imperia, su questo scafo di legno, prerogativa assoluta per la partecipazione, ci  sarà Tommaso Chieffi, cinque presenze in Coppa America, 27 titoli mondiali in varie classi e olimpionico nell’84, ma non mancheranno due sanremesi come Flavio Grassi, una partecipazione in Coppa America e Vittorio Zaoli, figlio d’arte di Beppe, storico presidente dello Yacht Club Sanremo.

Ma la presenza rivierasca non si ferma all’equipaggio perché la barca con il futuristico nome di “Vision” e numero velico KC 3, è stata affidata alle cure di Mario Quaranta che, con il figlio Andrea, è specializzato nel restauro di scafi in legno nel suo cantiere.

Questo esemplare della classe 8 metri s.i. era nato sul tavolo da disegno di Charles Nicholson e nel 1930 varato nei Cantieri Camper & Nicholson in Gran Bretagna. Era stato ordinato dal Canada’s Cup Syndacate del Royal Canadian Yacht Club proprio per competere alle più importanti regate del nord America per la sua classe.

Da precisare che questo scafo è ben più lungo di 8 metri, la sua classe, infatti, deriva da un complesso algoritmo il cui risultato, appunto, deve essere pari a 8 metri. Una classe che, oltre al prestigioso valore storico, mantiene un importante valore tecnico, certificato dalla “qualità” dei velisti presenti a bordo oltre ai tre scafi gemelli tuttora naviganti.

Non per niente “Vision”, che ha vinto il Classic Boat Award 2023 per il miglior restauro a livello mondiale, era stato acquistato dal velista milanese Paolo Manzoni e affidato poi alle sapienti mani di Mario Quaranta. 

Ino Gazo