Attualità - 20 agosto 2023, 12:28

Taggia e politiche per le famiglie, genitori all'amministrazione "Ci sentiamo dimenticati"

Il parco giochi di Arma, il servizio mensa, l'asilo Maria Ausiliatrice, sono queste le tematiche al centro della lettera del gruppo "Genitori stanchi di non essere considerati".

"A Taggia come nel resto del mondo, i bambini e quindi le famiglie hanno diritto ad avere il giusto valore all'interno della società. Un concetto che ci sembra sia stato dimenticato nella nostra piccola cittadina". 

È la riflessione lanciata dal gruppo "Genitori stanchi di non essere considerati" di Taggia. Con una lettera rivolta all'amministrazione comunale tabiese, queste persone hanno chiesto che la politica non ignori le necessità delle famiglie con figli. "Siamo stufi di non essere mai considerati parte integrante della società. Oggi si parla sempre più di inclusione ma lo Stato e le amministrazioni locali non tengono conto delle esigenze dei genitori, includendole nei loro programmi elettorali e amministrativi. Come su Taggia dove si sente parlare spesso di interventi fatti pensando alle famiglie senza però prendere in considerazione come queste scelte incidano sugli equilibri nel quotidiano mettendo a dura prova i genitori". 

Che cosa significa? "Prendiamo in considerazione quanto successo con il parco giochi  del viale delle Palme ad Arma di Taggia. Era il più frequentato, non solo dai residenti ma anche dalle famiglie dei turisti e degli altri comuni vicini. Senza darci una alternativa è stato chiuso e non verrà più riaperto. O meglio l'alternativa è stata quella di ricollocare qua e là, i giochi del vecchio parco, in spazi totalmente scollegati tra loro. L'alternativa è il parco nuovo di Levà? Parliamo di un posto dove in piena estate puoi frequentarlo solo se vuoi essiccare i pomodori non certo con un bambino che rischia di prendersi una insolazione. Non possiamo pensare che il motivo di questa scelta sia stato banalmente, '...tanto in estate tutti vanno al mare'. È riduttivo, ingiusto e soprattutto non è reale rispetto alle esigenze della quotidianità non di poche ma di tutte le famiglie".

Nella lettera si parla anche della scuola e del servizio mensa. "Siamo a Ferragosto, mancano poche settimane all'inizio dell'anno scolastico e ì genitori di Taggia sanno già che si partirà tra le difficoltà. Ad esempio per il servizio mensa. Ad Arma di Taggia, le famiglie dovranno aspettare l'inizio della mensa scolastica al 2 di ottobre ma i figli saranno in classe già dal 14 settembre". 

"Tra i genitori si discute su come fare per destreggiarsi in quei giorni. Pranzo al sacco? Sì ma solo cose secche, perché non è possibile portare borse frigo o termos. Certo tanto per due settimane i bambini possono mangiare focacce e pizze ogni giorno. Al diavolo il piano nutrizionale e la dieta mediterranea. Saranno molte le famiglie che dovranno fare avanti e indietro da casa per fare mangiare i figli. Possibile che non si potesse trovare una soluzione che non richiedesse questo sacrificio?".

"Ultima ma non certo per importanza la vicenda dell'asilo ex Maria Ausiliatrice che ha lasciato i genitori con un punto di domanda grande come una scuola! La scuola dell'infanzia che verrà demolita e ricostruita oggi è ancora in piedi e per il periodo dei lavori, la sede di ripiego sarà un vecchio edificio limitrofo. Soltanto pochi giorni fa queste famiglie hanno saputo che la scuola per i loro figli dovrebbe iniziare il 18 settembre, in ritardo. Una data che non è ancora certa in quanto tutto dipenderà dagli interventi di adeguamento ancora in corso e nella speranza che non si verifichino ritardi o problemi in corso d'opera. Diciamo che così come il Comune ha preso la decisione di demolire una scuola per costruirne una migliore, sarebbe stato opportuno presentare per tempo una soluzione alternativa, certa, alle famiglie coinvolte e non lasciando tutto l'onere del problema nelle mani del privato". 

La lettera termina dicendo: "Qualcuno potrà dire '...la bicicletta l'hai voluta, ora pedala'. Ecco, troppo facile e non vale. Tutti siamo stati bambini, anche gli amministratori comunali, molti di loro hanno anche figli e tutti abbiamo avuto genitori che hanno fatto sacrifici, bisognerebbe solo ricordarselo. I bambini e le famiglie hanno diritto ad avere il giusto valore all'interno della società! Chiediamo che la politica soprattutto quella locale si ricordi di questo concetto quando prende delle scelte che avranno un fortissimo impatto sulla quotidianità di tutti, specialmente dei genitori".