A fine giugno in Comune a Imperia, sono state assunte 6 persone pescando nella graduatoria di un concorso indetto dalla Provincia di Imperia in virtù di un accordo stipulato nel 2022 tra i due Enti.
Tra i nuovi assunti figura Benedetta Papone, assessore comunale a Pontedassio che al concorso si era classificata quindicesima.
"Il suo, però -scrive in una nota il capogruppo di Imperia Rinasce Ivan Bracco - è uno di quei nomi che innescano dubbi e polemiche perché sarà sicuramente una ragazza dotata e preparata, nessuno mette in dubbio questo né il corretto svolgimento del concorso, ma di fatto è la fidanzata di Piercarlo Scajola, figlio dell’attuale Sindaco nonché Presidente della Provincia".
"Quindi, volendo ricapitolare, la Provincia presieduta dal sindaco Scajola indice un concorso a cui si candida la Papone, che entra in graduatoria e viene assunta poi al Comune dove lavorerà nell’ufficio del futuro suocero. Questo fatto, che sembra la trama di una telenovelas sudamericana ma è successo davvero, già da solo potrebbe scatenare qualche cattivo pensiero ma anche la composizione della Commissione d’esame lascia pensare" .
"A partire dal presidente, Rosa Puglia, che allo stesso tempo è segretario generale e direttore generale della Provincia di Imperia e segretario generale del Comune di Imperia; ruoli rivestiti entrambi per incarico fiduciario del Sindaco Scajola".
Manolo Crocetta invece è dirigente del settore legale della Provincia e… del Comune.
Mentre gli altri due membri, Edy Spinelli e Luigi Mattioli, rivestono incarichi solo in Provincia, per adesso.
Questa insolita serie di coincidenze rende estremamente difficile la posizione della Papone che, nel migliore dei casi, dovrà lavorare molto più degli altri per dimostrare di essere brava davvero e non essere stata agevolata dal suo rapporto con il figlio di Scajola.
Ancora una volta, nelle vicende del Comune di Imperia, ci troviamo davanti a una questione di opportunità e trasparenza; ancora una volta all’interno del Palazzo imperiese nessuno si è fermato a riflettere sull’opportunità di questa insolita serie di eventi: possibile che nessuno si sia fermato a pensare, almeno per un attimo, che la gestione degli uffici pubblici deve essere al di sopra di ogni sospetto e che questo tipo di atteggiamento disorienta gli elettori, allontanandoli dalla politica?
Come si fa a non confondere la cosa pubblica con un affare di famiglia quando tutti gli attori in campo sono legati da rapporti tra di loro? Come si fa a mantenere la fiducia nelle istituzioni quando queste prendono i tratti di un’azienda a conduzione familiare?"