Attualità - 17 agosto 2023, 16:45

Costarainera, atti negati ai consiglieri comunali, il sindaco Mareri: "Non si può paralizzare il Comune"

Dal 5 ottobre del 2021 ad oggi sono stati estratti oltre 500 documenti a seguito di richiesta di accesso

A seguito di esposto del sindaco di Costarainera in Prefettura nel dicembre del 2022, con cui si segnalava la prassi posta in essere dai consiglieri comunali di minoranza, tesa ad un controllo generalizzato dell’operato del Comune di Costarainera,il Prefetto, con una nota ha chiarito ai consiglieri che anche la minoranza consiliare incontra un limite al proprio diritto di accesso, laddove le richieste si ripetano in forma massiva, così come è si è verificato nel Comune di Costarainera, dove dal 5 ottobre del 2021 ad oggi sono stati estratti oltre 500 documenti a seguito di richiesta di accesso.

In particolare il Prefetto scriveva “il segnalato rilevantissimo numero di istanze di accesso e di chiarimenti formulate da codesto gruppo di Minoranza, nell’esercizio della proprie legittime prerogative, può effettivamente determinare le difficoltà evidenziate dalla Amministrazione, anche a fronte della richiamata esiguità del personale in servizio, impegnato in una costante attività di trattazione delle istanze, che, inevitabilmente, riducono il tempo da destinare al disimpegno di tutti gli altri, numerosissimi, adempimenti dell’Ente” e continuava “nell’invitare codesto Gruppo consiliare di minoranza a tenere conto di tali profili di difficoltà, più volte manifestati dalla Amministrazione, ferme restando, si ripete, le peculiari facoltà attribuite dalla legge ai consiglieri comunali nell’esercizio del diritto di accesso agli atti, si ritiene, tuttavia, opportuno richiamare, in merito, le indicazioni provenienti dalla giurisprudenza amministrativa”  

“L’esercizio del diritto di accesso del consigliere comunale postula una condotta in modo da arrecare il minore aggravio possibile agli uffici, in quanto è generale dovere della Pubblica amministrazione ispirare la propria attività al principio di economicità che incombe non solo sugli uffici tenuti a provvedere, ma anche sui soggetti che richiedono prestazioni amministrative, i quali, se appartenenti alla stessa Amministrazione, sono tenuti, in un clima di leale cooperazione a modulare le proprie richieste in modo da contemperare i diversi interessi”.

Successivamente è stato ulteriormente chiarito ai gruppi di minoranza che il Comune di Costarainera, con solo due dipendenti di ruolo e un Segretario Comunale a scavalco, non può neanche concedere l’accesso ai dati di sintesi del protocollo informatico, non avendo al suo interno un ufficio informatica strutturato, poiché come chiarito dalla giurisprudenza, il consigliere comunale ha diritto di accedere ai dati del protocollo informatico del Comune, purché ciò avvenga in modo da arrecare il minor aggravio possibile agli uffici dell’ente e con le specifiche cautele nella condivisione degli atti che contengono dati sensibili e giudiziari, in applicazione delle linee guida ANAC n. 1309/2016 sull’accesso generalizzato e del regolamento generale sulla protezione dei dati (UE) 2016/679 (GDPR) del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 sui dati riferiti ai procedimenti giudiziari, che un Ente di così ridotte dimensioni si ribadisce non è in grado di garantire.

Afferma il sindaco Pietro Mareri: “Dispiace apprendere dai giornali che i consiglieri di minoranza lamentino fantomatiche lesioni dei propri diritti, quando questo Ente si è adeguato alle indicazioni della Prefettura, poiché il diritto del consigliere comunale di visionare gli atti dell’ente non può certo paralizzare l’attività amministrativa e di erogazione di servizi alla popolazione!


D’altra parte agli atti del protocollo non risultano presentate nuove richieste di accesso agli atti, che, se rispettose dei principi di proporzionalità e ragionevolezza, saranno evase, come è sempre stato fatto in passato, nel rispetto dei ruoli e della normativa vigente”.