Attualità - 17 agosto 2023, 12:20

"Cosa è mancato a Ferragosto?", inchiesta tra i ristoratori imperiesi

Enrico Calvi (FIPE): "Calo del turismo prevedibile". Caro vita e prezzo della benzina alle stelle le cause principali della crisi che si sta abbattendo sul comparto

È da poco passato Ferragosto e le testimonianze di alcuni ristoratori imperiesi sembrano confermare un’estate 2023 un po’ sottotono. In diminuzione, infatti, il numero di quanti hanno deciso di passare il 15 agosto al ristorante, preferendo magari una grigliata in casa o una gita fuori porta. 

Caro vita e prezzo della benzina alle stelle le cause principali della crisi che si sta abbattendo sul turismo.  

Come i gestori delle spiagge, anche i ristoratori hanno notato un calo generale rispetto alla scorsa estate: pochi i turisti italiani, che comunque si concedono vacanze brevi, massimo un week-end, e tra gli stranieri meno tedeschi.

A Ferragosto abbiamo avuto meno clienti -spiega Arturo del ristorante Matamà in calata Cuneo- magari molti hanno preferito fare una grigliata a casa. Quest’anno ci sono stati meno turisti, ma è una crisi che penso riguardi tutta Italia, non solo Imperia dove, rispetto ad altri comuni, i prezzi sono competitivi. Le famiglie non posso permettersi due settimane di vacanza, si limitano a passare fuori un week-end. Tra gli stranieri, abbiamo notato meno tedeschi”.

Il giorno di Ferragosto abbiamo lavorato poco -aggiungono alla Bugamatta di Oneglia - qualcuno in più a cena, ma comunque poche persone rispetto allo scorso anno”.

Il Ferragosto è andato bene, anche se leggermente in calo rispetto all’anno scorso -conclude Giuseppe del ristorante La Mirage a Borgo Prino - In generale quest’estate abbiamo riscontrato meno milanesi  o torinesi e più stranieri, i turisti italiani solo nel week end, meno quelli che si fermano tutta la settimana. Pochi i tedeschi rispetto all’anno scorso, ma tanti svedesi, danesi, polacchi e olandesi”.

L’andamento estivo è confermato anche da Enrico Calvi, presidente FIPE: “Il calo a Ferragosto è normale, molti preferiscono altro rispetto a un pranzo al ristorante per evitare i classici congestionamenti.

Era prevedibile registrare un calo del turismo rispetto allo scorso anno, fare due annate record una dopo l’altra è auspicabile, ma non così scontato, ci siamo allontananti dal periodo covid e molti tornano a fare viaggi all’estero”.

Tra le cause principali di questa crisi del turismo sicuramente il traffico autostradale: “Abbiamo ancora l’enorme e sottostimato problema delle vie d’accesso, dell’A10, che deve essere assolutamente risolto come priorità. Fondamentali per il turismo anche quei servizi e quelle manifestazioni che fanno sì che i numeri possano essere sempre positivi”.

Comunque, nonostante i dati ufficiali arriveranno a fine settembre, il bilancio non sembra così preoccupante: "I numeri sono confortanti-prosegue Calvi- abbiamo potuto constatare una buona partenza della stagione, un leggera flessione nel mese di luglio e penso che anche agosto avrà un andamento positivo”.