Eventi - 07 agosto 2023, 15:40

Al concorso del Turtun di Castelvittorio presentato il “Turtun” con la variante lavanda

Risultati nascono dalla sinergia con la CNA Imperia

Al concorso del Turtun di Castelvittorio presentato il “Turtun” con la variante lavanda. In questi giorni di agosto c’è grande fermento nell’associazione produttori Lavanda Riviera dei Fiori per diverse novità:

- l’ampliamento dell’areale di produzione con l’ingresso deliberato dal comune di Pompeiana e con il comune di San Biagio della Cima che sta ultimando il suo percorso;

- le prove di inserimento della lavanda angustifolia IMPERIA nei prodotti artigianali ricordiamo la pasta fresca alla lavanda di alcuni giorni fa di Pasta Morena di Ventimiglia, i prodotti del panificio Asplanato di Triora e i piatti dell’Osteria La Loggia della Strega di Triora e la partecipazione della nostra nuova socia Emanuela Polidori di Camporosso di “erbeprofumiesapori” con il turtun con la lavanda angustifolia IMPERIA

Ecco la ricetta del turtun in concorso ieri:

“TURTUN” ALLA LAVANDA

Per la pasta: Farina 300 gr, 1 bicchiere di olio evo, Acqua q.b., Sale q.b.

Su una spianatoia versa la farina e regola di sale, aggiungi l’olio evo e fallo assorbire dalla farina, aggiungi acqua a filo, quanto basta per ottenere un impasto liscio ed elastico.

Per il ripieno: 1 kg di zucchine trombette, 1 cipolla, 1 mazzetto di erbe di campo (io ho trovato bietoline e aspraggine), 1 spicchio di aglio, 1 rametto di rosmarino, 1 rametto di maggiorana,

2 rametti di lavanda angustifolia IMPERIA, 100 gr di parmigiano, 150 gr di primo sale di pecora (o capra), 1 uovo, Sale q.b, Pepe q.b, Olio evo q.b.

Preparazione:

Taglia a coltello le verdure (zucchine, erbette e cipolla) fino ad ottenere un trito piccolo e abbastanza regolare, metti in una padella e aggiungi circa mezzo bicchiere di olio evo, a filo, regola di sale e pepe e inizia a far rosolare a fiamma bassissima le verdure, in modo che diano la loro acqua.

Togli dal fornello (dopo circa 7/8 minuti) e lascia raffreddare.

Nel frattempo prepara un trito finissimo con rosmarino, lavanda IMPERIA, maggiorana e aglio.

Quando le verdure saranno tiepide aggiungi l’uovo, i formaggi, il trito di erbe e regola di sale e pepe.

Stendi la pasta con il mattarello (più fina che riesci) versa il ripieno al centro e distribuiscilo a cerchio.

Ripiega la pasta su se stessa per ottenere un cerchio il più perfetto possibile, lascia che la pasta formi delle “rughe” (pieghe) versa un filo di olio evo sulla superficie e inforna a 190 gradi per circa 50 minuti (la superficie deve essere ben dorata)

 

Tutti questi risultati nascono dalla sinergia che da qualche anno si è sviluppata con la CNA Imperia che ha creduto nel progetto ed è entrata a far parte a livello nazionale del Centro Italiano Lavanda in modo da promuovere l’attività nei vari settori oltre a quello gastronomico con le altre tipologie di lavanda si apre il mondo della cosmetica, dei profumi e degli igienizzanti. 

Racconta Luciano Vazzano: "Il progetto Lavanda Riviera dei Fiori promosso da Associazione Produttori Lavanda Riviera dei Fiori e Ordine Gastronomico della Lavanda della Riviera dei Fiori, tende a valorizzare il patrimonio e la storia del nostro Territorio dando la possibilità agli artigiani nei diversi settori di differenziarsi e diventare loro stessi il volano della ripresa del sistema produttivo e della filiera del turismo, puntando sulle nostre eccellenze".

"La Riviera dei Fiori – continua Vazzano – può diventare un territorio dai sapori ancora più unici: con la Lavanda Imperia si possono preparare piatti nuovi e molto appetibili, portando una nota di creatività anche alle nostre tradizionali ricette liguri. La Lavanda Imperia è una lavanda edibile che si sposa bene con diversi ingredienti e soprattutto con i dolci. I nostri artigiani sono già all’opera per creare dolciumi, cioccolata e biscotti, rielaborando le vecchie ricette e creando nuovi abbinamenti: la loro ricerca e sperimentazione può portare a prodotti De.Co. e perché no anche IGT.

 

Grazie all’impegno dei seguenti Comuni (divisi per provincia ed in ordine alfabetico) che hanno disegnato l’areale di produzione:

Provincia di Imperia: Airole, Armo, Badalucco, Borgomaro, Castel Vittorio, Ceriana, Cesio, Diano Castello, Dolcedo, Imperia, Molini di Triora, Olivetta San Michele, Pompeiana, Perinaldo, Pietrabruna, Pigna, Pornassio, Prelà, Rezzo, San Biagio della Cima, San Lorenzo al Mare, Santo Stefano al Mare, Seborga, Taggia, Vallebona, Vasia, Vessalico;

Provincia di Savona: Albenga, Arnasco, Cairo Montenotte, Castelbianco, Cisano sul Neva, Loano, Magliolo, Nasino, Osiglia, Pietra Ligure, Roccavignale, Stellanello, Testico, Tovo, Vendone, Villanova d'Albenga;

Provincia di Cuneo: Alto, Caprauna, Ormea.

Il progetto sui arricchisce e si prepara al 2024 per festeggiare i primi 10 anni di attività