Un gruppo di monitoraggio sul tunnel di Tenda per far parlare il territorio con una voce sola. Si è costituito oggi, in Provincia a Cuneo. Ne fanno parte Regione, Provincia, Comuni di Cuneo, Borgo, Roccavione, Robilante, Vernante, Limone, e Camera di commercio. Due i contenuti che verranno proposti ad Anas in vista della Cig del 29 settembre.
Lo ha spiegato il presidente della Regione Alberto Cirio: “L'apertura annunciata per dicembre 2023 con il meccanismo della safety car ci vede perplessi perché, in base alle informazioni che oggi abbiamo, rischia di essere un paliativo che crea ancora più problemi e un ritardo di due mesi alla consegna definitiva della nuova canna, prevista per giugno 2024. O ci viene dimostrato che la safety car ha impatto utile o forse è meglio anticipare ad aprile la conclusione dei lavori e rinunciare a questo meccanismo tampone. Ma aspettiamo il quadro completo da Anas”
“Il secondo tema – continua Cirio - è quello relativo alla possibilità di prevedere, una volta completato il nuovo tunnel, l'utilizzo a doppio senso di marcia, in attesa che il vecchio tunnel venga realizzato. È cambiato il contesto e questa soluzione può essere presa in considerazione. Ma serve una risposta tecnica da parte di Anas”.
Richiesta questa, che necessiterebbe di una deroga. La normativa in materia di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea, non consente il doppio senso ai trafori di lunghezza superiore ai 500 metri. Il Tenda ne misura 3.182. Tuttavia, i margini di deroga sembrerebbero esserci, sia per il volume di traffico sia per l'esclusione del passaggio ai mezzi pesanti. Questa unica nuova canna, con tutte le dovute precauzioni, avrebbe le dimensioni per essere a doppio senso per le auto. E immetterebbe, senza rischio di code o imbuti, sul ponte, che è sempre stato previsto a doppio senso di circolazione.
Entro fine agosto verrà prodotto il documento con cui verrà chiesto un incontro preventivo ad Anas. “Poi parteciperemo alla Cig – aggiunge Cirio, che ci tiene a sottolineare -: vogliamo provare a cambiare il meccanismo con Anas. Il territorio non deve essere informato dopo, bensì deve essere chiamato prima e deve poter contribuire mettendo paletti ben chiari. Lo dobbiamo ai nostri cittadini e al mondo delle imprese”.
I lavori sul vecchio tunnel andranno avanti indipendentemente dalla vicenda sulla nuova canna. “Per fare la vecchia galleria, verrà presentato da Anas a settembre un nuovo piano con le risorse necessarie – chiude Cirio -. Il Governo ha già dato disponibilità di dare risorse in più. Noi intanto chiediamo di esperire tutte le verifiche di carattere tecnico e prevedere, se possibile, di avere il doppio senso di marcia nel nuovo tunnel finito”.
Il gruppo di monitoraggio nasce con la condivisione del Ministero delle Infrastrutture, nello specifico con il viceministro Edoardo Rixi. Aiuterà anche nei rapporti e nelle comunicazioni con i francesi.
Alll'incontro di questa mattina erano presenti, oltre al presidente Cirio, i consiglieri regionali Paolo Bongioanni, Paolo Demarchi, Matteo Gagliasso, Maurizio Marello, il presidente della Provincia Luca Robaldo, la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, la sindaca di Borgo Roberta Robbione, la sindaca di Roccavione Germana Avena, il sindaco di Limone Massimo Riberi, il sindaco di Robilante Massimo Burzi, il viceprefetto Marinella Rancurello, e il vicepresidente della Camera di Commercio di Cuneo Luca Chiapella.
Per dovere di cronaca, è bene sottolineare che un gruppo di monitoraggio era già stato creato nel lontano 2014, su iniziativa del presidente provinciale di Confcommercio Cuneo Luca Chiapella. Comitato che venne chiuso con il sequestro del cantiere da parte della Guardia di Finanza nel maggio 2017.