Ospitiamo volentieri il reportage dietro le quinte del concerto di Capo Plaza a cura di Beatrice Baratto.
Manco a San Giovanni c’è tutta ‘sta gente per la strada. Un’altra volta il Koko Beach. Non ne sbaglia una. Fila pazzesca: transenne, controlli, pass, sicurezza. Che nemmeno al derby della Madonnina. L’ospite è Capo Plaza, salernitano doc che, in pochissimo tempo, è riuscito a “fare storia “.
È di oggi la notizia che, la sua ultima canzone, è stata certificata doppio disco di platino. In poco più di due mesi è diventato “ il personaggio”; un’icona di cui tutti parlano e fa letteralmente impazzire le new generation.
E, ancora per una volta Barreca, Monteanni con la collaborazione di Fiore, hanno fatto centro, trasformando un anonimo lunedì sera nel giorno di Natale, Pasqua, Ferragosto e l’Immacolata tutti insieme. Compresi il desbaratu e la fiera.
Io, lo ammetto, non ci capisco niente e, mentre come un ladro di marmellate, mi intrufolo nel back stage, penso che manco so che faccia ha il tipo. Così lo confondo con il ragazzo della sua sicurezza personale, il suo agente, credo anche il suo miglior amico e l’autista. Una gran confusione. Loro mi vedono smarrita e a me viene da ridere così gli racconto che manco io so come ci sono finita lì e, che per me, la storia finisce con i Cugini di Campagna, Marcella Bella, i Pooh e la Zanicchi. Loro si scassano dal ridere ed io, ancora, non capisco se ‘sto Capo Plaza è già arrivato, se sta cantando o se si sta mangiando una pizza. Prendo una decisione ed esco dalle quinte; loro si fanno prendere dalla carità cristiana e mi danno una bottiglietta di acqua.
Sostanza: sono seduta fuori dal Koko con il pubblico in delirio, seduta su un muretto pensando a cosa fare con l' articolo. La Spianata è stracolma di gente; tutti quelli che non hanno più trovato biglietti per entrare sono assiepati con i telefoni in mano che illuminano la notte più della luna piena che, stanotte, si riflette sl mare.
Il servizio di sicurezza è stato affidato all’agenzia “Le Phisique Security” di Savona che ha impiegato ben venticinque uomini sotto lo stretto controllo del capo squadra Giuseppe Meli. Loro sono una presenza costante, un fondamentale aiuto in tutte le serate al Koko Beach. Soddisfazione per lo staff del Koko e afferma Matteo Monteanni: “Non ci aspettavamo un successo così. Ci ripaga di tutto il lavoro che svolgiamo ogni giorno, degli investimenti di tempo e denaro. Perché il Koko é la nostra creatura ”.
Prossimo appuntamento lunedì 7 agosto, con un altro big della musica rap italiana: il genovese Bresh.
Voglio a tutti i costi una foto con lui e non mollo fino a quando non ci riesco. Praticamente le tre del mattino. Poi dico al suo entourage che, considerato, che potrei essere sua nonna ed è tutta la sera che sono lì che aspetto, mi spetterebbe di diritto uno scatto. Quindi mi fanno passare ma esito un istante e chiedo alla sua sicurezza:” Qual é tra tutti sti ragazzi seduti?" Boato generale e almeno sei foto con lui.
Però se era la Zanicchi la riconoscevo subito…..