Eventi - 01 agosto 2023, 09:48

A Diano Marina una serata per ricordare il giudice Rocco Chinnici

Sul palco il procuratore capo di Imperia Alberto Lari. A seguire lo spettacolo ispirato al libro 'È così lieve il tuo bacio sulla fronte' della figlia Caterina

Grande emozione e partecipazione ieri, lunedì 31 luglio, a Diano Marina nel parco di Villa Scarsella, per lo spettacolo in memoria del giudice Rocco Chinnici, assassinato dalla mafia il 29 luglio 1983, quando stava per chiudere il cerchio attorno ai mandanti ed agli esecutori dei delitti di Piersanti Mattarella, Pio Latorre e Carlo Alberto Dalla Chiesa, per i quali pensava ci fosse un'unica regia.

Ad introdurre la serata, che rientra nella rassegna 'Diano Marina, sea, sun and more', il primo cittadino Cristiano Za Garibaldi, che ha sottolineato “il dovere assoluto di ricordare chi ha combattuto per la giustizia e la libertà”, ricordando anche le scorte ed i famigliari.

Sul palco, intervistato dal giornalista Fulvio Damele, il Procuratore capo di Imperia Alberto Lari che ha descritto la figura di Chinnici e il suo prezioso lavoro come avveniristico: si deve infatti a Chinnici l'intuizione dell'importanza di lavorare in sinergia, scambiandosi informazioni e facendo gioco di squadra, nelle indagini contro la criminalità organizzata.

Una strada che Rocco Chinnici aveva cominciato a percorrere affiancato dai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con i quali diede la vita a quello che, solo dopo la sua morte, prese il nome di Pool Antimafia.

Lari ha ripercorso le tappe della sua carriera, riconoscendo come il lavoro di Chinnici sia tutt'oggi esemplare e moderno, addirittura rivoluzionario, soprattutto nel suo rapportarsi alla cittadinanza ed ai giovani che tanto amava, convinto di come la sconfitta della criminalità organizzata possa passare dall'educazione della gente comune e delle nuove generazioni.

È fondamentale il lavoro di squadra, ed è anche fondamentale non apparire mai da soli, evitare la sovraesposizione di un magistrato. Non posso non pensare che, se al fianco di Falcone e Borsellino, fossero stati esposti altri dieci magistrati, forse quegli attentati non si sarebbero consumati, perché sarebbero stati inutili di fronte all'idea che, via loro il lavoro l'avrebbe proseguito un altro. – ha detto Lari sul palco, e ha messo in guardia da un nuovo pericolo, concludendo con una esortazione rivolta al pubblico presente ed all'intera cittadinanza – La criminalità organizzata, in seguito a quegli attentati che hanno scosso l'opinione pubblica, ha imparato a non dare nell'occhio, ad agire più nell'ombra. E questo è pericoloso, perché si torna ad essere considerati come i visionari che vedono la mafia dove non c'è. È necessario, sull'esempio di chi, come Chinnici, ha avuto tanto coraggio da rischiare consapevolmente la vita fino a perderla, di avere tutti quanti un po' di coraggio, per denunciare quando si nota qualcosa che non va”.

A seguire, è andato in scena lo spettacolo – prodotto da Dianorama e Tamtam Coop, con il contributo del Comune di Diano Marina – ispirato al libro 'È così lieve il tuo bacio sulla fronte', di Caterina Chinnici, primogenita del giudice.

Ad esibirsi la direttrice del Politeama Dianese Clara Costanzo, che ha scritto e diretto lo spettacolo, ed al suo fianco Roberto Izzo, al violino con musiche originali.

Il monologo di Costanzo, che ha vestito i panni della figlia Caterina Chinnici, ha ripercorso l'intera vita di Rocco Chinnici, dalla nascita, il 19 gennaio 1925 nella campagne intorno a Palermo, a Misilmeri, fino alla tragica fine in seguito all'esplosione di una 126 con all'interno 75kg di tritolo.

Tragica fine che ha coinvolto anche il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi i carabinieri della scorta, Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta che, come si apprende dal monologo, Chinnici considerava 'i suoi ragazzi', fino a ridurre la sua vita esclusivamente a casa e lavoro, verso la fine rinunciando anche alla cura delle sue amate rose, pur di ridurre per loro le situazioni di pericolo.

Nel monologo si apprende tutto l'affetto della figlia nei confronti del papà amorevole, ed anche l'ammirazione nei confronti del magistrato, del quale ha voluto seguire le orme diventando magistrato anch'essa.

Tatiana Micaela Truffa