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Politica | 31 luglio 2023, 20:25

Consiglio comunale, deciso intervento di Laura Amoretti: "Io non sto in questo consesso per discutere ciò che è compito della Magistratura"

La consigliera del gruppo Pd (area socialista) richiama Mattarella e preannuncia che non parteciperà al voto

Consiglio comunale, deciso intervento di Laura Amoretti: "Io non sto in questo consesso per discutere ciò che è compito della Magistratura"

"La ragione della mia presenza in aula stasera è dettata dal rispetto per l'Istituzione, il consiglio comunale di cui ho l'onore di far parte, per rispetto al suo presidente e a sua Eccellenza il Prefetto", inizia così l'intervento di Laura Amoretti (Gruppo Pd). 

"Avrei potuto stare a casa, addurre impegni, che peraltro avevo e ho rinviato, , avrei potuto chiamarmi del tutto fuori, ma ritenevo doveroso essere qui. Desidero subito mettere in chiaro una cosa, per il ruolo, per i poteri e per i limiti che il consiglio ha, ritengo che questa pratica, così come viene proposta, non sia affrontabile".    

"Non ho sottoscritto la richiesta e ho votato contro nell'ultima seduta consiliare proprio perché ritengo che l'argomento per cui oggi siamo qui convocati esuli completamente dalle nostre competenze. Proprio per questo voglio richiamarmi aI nostro Presidente Sergio Mattarella che, ancora pochi giorni fa, in occasione della tradizionale cerimonia del Ventaglio al Quirinale, ha affermato con fermezza come sia necessario che debba essere, e cito testualmente, 'garantito il rispetto del ruolo della Magistratura nel giudicare, perché soltanto alla Magistratura questo compito è riservato dalla Costituzione'. Di conseguenza, "iniziative di inchieste con cui si intende sovrapporre attività del Parlamento ai giudizi della Magistratura si collocano al di fuori del recinto della Costituzione e non possono essere praticate".

"Ribadendo quindi che gli organi politici non si devono sovrapporre (o viaggiare in parallelo) alla magistratura, e così viceversa, nel rispetto dei ruoli, delle rispettive competenze dettate dalla Costituzione. 

E allora non basta dire di non volersi sovrapporre alla magistratura se poi si entra nel merito di atti oggetto di indagine da parte di essa e si chiede addirittura di adottare provvedimenti di censura.

Se emergeranno profili e/o azioni da condannare spetterà ad un giudice farlo. 

Noi non siamo un tribunale ed io non voglio e non devo essere, né un pm, né un avvocato difensore dell’una o dell’altra parte, né tantomeno un giudice.

Non è il compito che i cittadini mi hanno assegnato, io non  sto in questo consiglio per discutere su quanto è compito della magistratura. Considero quindi questa pratica una invasione di campo da parte del consiglio comunale, contraria al richiamo del nostro presidente della Repubblica. Non è una questione di destra o di sinistra, di maggioranza o di minoranza, è un argomento per il quale tutti noi, seduti in questa sala consigliare non abbiamo platealmente competenza.  Non sono accettabili di conseguenza 'discussioni' o sanzioni. Non mi appartengono! 

Ma ritenevo doveroso esserci per chiarire la mia posizione su cose che dovrebbero essere scontate, ma evidentemente non le sono.  Quindi, per coerenza e logica conseguenza, preannuncio fin da ora che non parteciperò alle votazioni uscendo dall'aula".

Diego David

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