Inizia oggi il nuovo servizio di vigilanza al cimitero di Roverino a Ventimiglia per impedire l’ingresso ai migranti che da diverso tempo utilizzano il luogo sacro per lavarsi e usare i servizi igienici, lasciati poi sporchi ed inutilizzabili. Un'iniziativa voluta dall’amministrazione Di Muro per tutelare i cittadini, soprattutto anziani e “soggetti deboli", che frequentano il cimitero e al contempo ridare decoro e dignità al campo santo.
In seguito alle continue lamentele da parte dei ventimigliesi, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Flavio Di Muro ha deciso, infatti, di affidare il servizio di controllo all’ingresso del cimitero alla Sec.Pro di Ventimiglia, che fornirà due operatori armati fino al 13 agosto e poi uno solo fino al 31 dicembre tutti i giorni, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, per una cifra di 30.744 euro.
Appena iniziato il servizio, alle 9, le due Guardie giurate, insieme alla polizia locale, hanno subito chiesto a un migrante di uscire dai bagni. “Questo è un luogo sacro - ha detto il sindaco Flavio Di Muro - destinato alla preghiera e al ricordo dei defunti. Non è un posto dove bivaccare, urinare e defecare ovunque. Dobbiamo ridare decoro alla città, a cominciare da luoghi come questo perché, chi viene qui merita più dignità. E’ un servizio sperimentale, affidato a una società con esperienza, in modo da consentire a chi viene qui, possa farlo senza paure e senza persone che lo utilizzano in modi diversi. Questi non sono bagni pubblici, un centro sociale o una ‘casbah’. I bagni sono utilizzati da amici e parenti dei defunti e i lavandini sono utilizzati per innaffiare piante e fiori. Non mi sembra certo un estremismo. Trovavamo persone nelle camere mortuarie senza dimenticare atti incivili contro le lapidi. Con la nuova amministrazione abbiamo deciso di tagliare con il passato ed investire nella sicurezza. Faremo quanto si può per migliorare la convivenza, che purtroppo dobbiamo registrare tra residenti e migranti”.
“Finalmente un servizio come si deve – ci ha detto Gabriella Rondelli, che stava facendo visita oggi ai suoi cari – perché era diventata una cosa impossibile. Avevamo paura di venire e tante volte mi sono rifiutata di entrare. Ho mandato un messaggio in merito anche al Sindaco e, con piacere, ho visto che è iniziato il servizio”.