“Accogliamo positivamente la nuova visione della pesca, incentrata su una programmazione complessiva della sostenibilità delle attività, che si coniughi con la nuova economia del mare, emersa al Tavolo istituzionale di confronto con il sottosegretario La Pietra e lo staff della Direzione generale Pesca ed Acquacoltura”.
Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci AgroAlimentare, associazione di settore del mondo cooperativistico.
Unci AgroAlimentare condivide la volontà del Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste di trovare una convergenza tra innovazione, ricambio generazionale e sistema pesca. Una visione per una ripartenza all'insegna della sostenibilità con la doppia “e”: economicamente sostenibile ed ecologicamente sostenibile.
L'obiettivo da perseguire è mantenere l'equilibrio tra la natura e le attività antropiche, tra salvaguardia dell'ambiente e le esigenze economiche ed occupazionali, tenendo conto di criticità, potenzialità e specificità di segmenti produttivi anche molto differenti tra loro, come le realtà industriali, estrattive, energetiche, dei trasporti, della ricezione turistica, l'acquacoltura, la pesca professionale e commerciale e la pesca sportiva-dilettantistica.
Si potrà iniziare a parlare in concreto dell'inevitabile impatto del cambiamento climatico e delle attività antropiche sulle produzioni alimentari del Paese, che sono elemento essenziale della dieta mediterranea e parte determinante dell'identità e del sistema economico dell'Italia, senza tralasciare le considerazioni critiche sul Piano d'Azione dell'Unione europea e gli effetti deleterei delle limitazioni previste, in termini di sostenibilità sociale ed economica.
Un percorso segnato dai paletti fissati con 12 Decreti Pesca, illustrati dal sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Patrizio Giacomo La Pietra, e dalla posizione assunta dal governo italiano all'ultimo Consiglio dei ministri Agrifish.
Un'opportunità di ripresa è poi costituita dai Piani di gestione presentati dal dirigente della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura, Giovanni D’Onofrio, che insieme agli interventi al Tavolo del Direttore generale, Francesco Saverio Abate, e del Capo Dipartimento delle Politiche competitive, Stefano Scalera, hanno offerto un quadro esaustivo delle azioni avviate.
Da parte sua, UnciAgroalimentare sottolinea l’importanza della ricerca anche sotto il profilo della sostenibilità, per rendere sempre più efficaci le attività tese alla protezione degli ecosistemi marini e alla conservazione di specie sottoposte a maggior sforzo di pesca, utili ad una pianificazione di medio e lungo termine del comparto ittico, per una vera strategia marina da sottoporre alla Commissione UE.