Economia - 28 luglio 2023, 11:40

Olio extravergine di oliva, il decalogo di CNA per il Ministero

Vazzano: “Promuovere l’identità artigianale del frantoiano e del mastro oleario”

Un pacchetto di proposte per tutelare produttori e consumatori difendendo e valorizzando nel contempo uno dei prodotti più rappresentativi del Made in Italy agroalimentare: l’olio extravergine di oliva.

A presentarlo al sottosegretario per l’Agricoltura, la Sovranità alimentare e le foreste, Patrizio Giacomo La Pietra, la presidente nazionale di CNA Agroalimentare, Francesca Petrini, ed Elia Pellegrino, presidente nazionale dell’Aifo (Associazione italiana frantoiani oleari). Affiliata a CNA Agroalimentare, l’Aifo è la più grande organizzazione italiana di frantoiani e si dedica alla promozione e alla tutela dell’olio extravergine di oliva italiano e al sostegno della categoria.

Il pacchetto si apre - comunica Luciano Vazzano direttore di CNA Imperia - con la richiesta al governo di favorire l’accesso al credito delle aziende, che tra due mesi devono intraprendere la campagna olearia e si trovano a fronteggiare aumenti vertiginosi dei costi oltre a un notevole incremento dei tassi d’interesse.  A seguire, l’istanza di evitare che l’olio extravergine di oliva di alta qualità venga considerato alla stregua di una commodity: l’obiettivo è quello di promuovere in questo modo l’identità artigianale del frantoiano e del mastro oleario. L’olio extravergine di oliva è un alimento salutare, apportatore di benessere, di conseguenza occorre evitare che possa finire preda della speculazione finanziaria sui mercati internazionali”.

Quindi - continua Vazzano - adeguare il quadro legislativo di riferimento per rendere la lotta alla contraffazione ancora più puntuale. Inserire giuridicamente i frantoiani nella filiera Dop/Igp che al momento vede presenti i soli olivicoltori (benché l’olio sia un prodotto trasformato) e non, appunto, i frantoiani/trasformatori. Istituire un marchio di sostenibilità a tutela dell’olio extravergine di oliva prodotto e imbottigliato dai frantoi artigiani, così come individuati dalla legge regionale pugliese N. 9/2014. Chiedere all’Unione europea di mutuare l’impostazione dell’Organizzazione comune di mercato vino per il settore olivicolo. Attivare infine una Commissione unica nazionale che rilevi, in modo regolamentato e trasparente, i prezzi indicativi dell’olio extravergine di oliva”.

A conclusione dell’incontro, la presidente Petrini ha espresso piena soddisfazione per il dialogo intrapreso con il ministero che ha fin da subito mostrato attenzione e sensibilità verso le istanze proposte.

Redazione