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Attualità | 27 luglio 2023, 10:34

Sanremo: che fine ha fatto la proposta di uno spazio pubblico intitolato al partigiano Alfredo Schiavi?

ANPI punta il dito contro l’amministrazione che sembrava aver accolto l’iniziativa: “Sorda e restìa a dare valore a ciò che non serve a incrementare i profitti”

Alfredo Schiavi

Alfredo Schiavi

Uno spazio pubblico intitolato alla memoria del partigiano sanremese Alfredo Schiavi. Questa la richiesta avanzata dalla sezione ANPI matuziana prima a marzo e poi il 25 Aprile, in occasione delle celebrazioni per la Liberazione. Richiesta che, però, al momento non ha ancora avuto risposta. A oggi non c’è traccia di un progetto volto all’intitolazione di uno spazio in ricordo di Alfredo Schiavi.

A rinfrescare la memoria all’amministrazione è intervenuta Amelia Narciso, presidente della sezione sanremese di ANPI. “Ogni giorno leggiamo con attenzione le informazioni dei media circa le iniziative di codesta amministrazione per la città e la cittadinanza - spiega Narciso - nella utopica speranza di trovare almeno un accenno a quanto ufficialmente richiesto dal mese di marzo al sindaco Biancheri, alla vice sindaco Pireri, all’assessore Ormea, richiesta ribadita in occasione della celebrazione del 25 aprile e accolta con pubblica dichiarazione della vice sindaco: la dedica di uno spazio pubblico al cittadino partigiano Alfredo Schiavi, benemerito del rispetto e della trasmissione dei valori fondanti della nostra Costituzione, magistrale educatore della Memoria e della democrazia realizzata attraverso i principi della Costituzione Italiana. Una figura unica e preziosa di educatore”.

È forse troppo trovare uno spazio che sia a lui dedicato per riconoscenza verso ciò che lui ci ha trasmesso? - incalza Amelia Narciso - o forse Sanremo non sa che farsene di un educatore? Di un partigiano? Di un cittadino che ha avuto cura della sua città e dei giovani che in essa crescono?”.

Abbiamo atteso invano una riposta, un accenno di riscontro - conclude Narciso - consapevoli che tale tema purtroppo non è evidentemente sentito da una amministrazione troppo spesso sorda e restìa a dare valore a ciò che non serve a incrementare i profitti ma aiuterebbe a far crescere cittadini migliori”.

Pietro Zampedroni

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